di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – di FEDERICO PARODI
MADRID. Il numero 6 del seeding Tomas Berdych elimina Grigor Dimitrov con il punteggio di 3-6 6-3 6-2 in 1 ora e 50 minuti. Il match più atteso della giornata al Mutua Madrid Open, almeno parzialmente, non ha tradito le aspettative, sebbene entrambi i giocatori abbiano vissuto fasi alterne per tutto l’arco dell’incontro. Per il ceco è la prima vittoria contro Dimitrov, dopo due sconfitte nei precedenti sul veloce.
Si sono visti diversi scambi qualitativamente eccelsi, soprattutto per merito del 22enne bulgaro: Dimitrov ha deliziato il pubblico con perle degne del suo talento, ma ha anche commesso troppi errori nei momenti decisivi. Alla fine è stata premiata la solidità di Berdych, che, dopo un primo set molto falloso, ha raddrizzato il mirino e iniziato a comandare gli scambi a proprio piacimento.
Il bulgaro si dimostra centrato fin dall’inizio: quando ne ha l’occasione prova subito a comandare con il diritto per non essere sovrastato dalla potenza dei colpi di Berdych. La partita segue l’andamento dei servizi fino al quarto game: sul 2-1 Dimitrov, il ceco cede il servizio con due gravi errori da fondo campo, procurati, comunque, dalla varietà di gioco dell’avversario, che quasi mai imposta due scambi filati allo stesso modo. Il numero 6 del mondo si spazientisce e consente al bulgaro di confermare il break e volare sul 4-1. Dimitrov porta a casa i propri turni di battuta con relativa facilità e incamera il primo parziale in poco più di mezz’ora di gioco. Decisive le alte percentuali al servizio del tennista di Haskovo, che chiude il set con un game praticamente perfetto, condito da 2 ace.
In apertura di secondo set il bulgaro continua a servire benissimo, mentre il ceco, pur incappando in qualche errore non forzato di troppo, alza la propria percentuale di prime palle in campo e resta aggrappato al match. Il problema principale per Berdych è la risposta. Nel sesto gioco, però, Dimitrov, dopo una striscia di 21 punti consecutivi al servizio, smarrisce all’improvviso la prima e concede le prime palle break dell’incontro. Due sono sprecate malamente da Berdych, la terza, concessa dopo un sanguinoso doppio fallo, è quella buona: Dimitrov sbaglia con il rovescio e il ceco torna in partita. Ora il bulgaro è meno spavaldo, il braccio più rigido e i colpi meno profondi. Berdych ha gioco facile nel salire sopra la palla e sovrastare l’avversario, mentre, durante lo scambio, i suoi errori calano sensibilmente. Il numero 6 del mondo conferma il break e va a servire per il parziale avanti 5-3, pareggiando i conti alla seconda opportunità, dopo 1 ora e 16 minuti.
Il terzo set inizia con i due giocatori in difficoltà nei rispettivi turni di battuta. Tre errori gratuiti condannano Dimitrov a cedere il servizio d’apertura. Berdych, invece, sotto 15-40, ha il merito di salvarsi, grazie alla prima e alla non perfetta reattività in risposta dell’avversario. Il 2-0 in avvio sembra decisivo per le sorti dell’incontro, con il numero 14 del mondo sempre più in balìa dei colpi del ceco e, forse, anche un po’ stanco per i tre set del giorno prima contro il romeno Copil. Dimitrov è come investito da un treno, più volte si ritrova fermo al centro del campo a guardare l’avversario fare il bello e il cattivo tempo con il dritto. Berdych si ritrova in un amen 4-0 e chiude agilmente 6-2 con un urlaccio di liberazione.
Il ceco, che dimostra ancora una volta il suo ottimo feeling sulla terra rossa di Madrid, affronterà con tutta probabilità nei quarti di finale Rafael Nadal, per quella che potrebbe essere la loro 21esima sfida, la prima alla Caja Magica.