Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
21 Apr 2014 07:07 - ATP
Federer, Wawrinka, Djokovic, Nadal, Fognini: sul rosso di Montecarlo ne succedono di tutti i colori…
di Luigi Ansaloni
di LUIGI ANSALONI
TENNIS – Il Masters 1000 di Montecarlo appena concluso con la vittoria di Wawrinka su Federer offre a chi scrive (me) e a voi tifosi talmente tanti spunti di riflessione, e tutti ricchi e succulenti, che se l’avessero detto prima del rosso Principato, avremmo quantomeno fatto fatica a crederci.
Di più: avremmo forse chiamato la neuro. Più che spunti, a dire il vero, quelli che vengono in mente sono interrogativi, in certi casi pesanti come macigni. Dunque, in questo lunedì di Pasquetta dove più o meno tutti penseremo poco al tennis e molto alle braciole di maiale o agli stinchi di agnello e al bicchiere di vino o birra (dateci dentro, voi che potete, c’è chi sta lavorando in questo momento…), prima di addentare la prelibatezza e rinfrescarvi il gargarozzo, è giusto allenare la mente con riflessioni e punti di domanda di stampo tennistico. E dunque…
1) Ha vinto Wawrinka, viva Wawrinka. E’ lui il migliore in questo momento? – Dopo l’Australia tutti avevano più o meno sfracellato le tempie altrui dicendo che era stato un fuoco di paglia, che si era seduto, che non gli interessava più niente. Poi è arrivata la Davis, con prestazioni da fucilazione in piazza, ma gli elvetici alla fine si sono salvati. Dunque, non è che Stas partiva con i favori del pronistico a Monte-Carlo. Dove veramente, a dirla tutta, il pronostico oscillava tra il “vincerà Nadal” e il “vincerà Nadal in tre set in finale su Djokovic” o per i più arditi “Vincerà Djokovic”. Punto. Stas ha sfruttato la dormita di Rafa e l’infortunio di Nole, beffando Federer in finale nel derby svizzero. Wawrinka dopo il primo slam si è così portato a casa pure il primo 1000. Alla faccia di tutto e di tutti. Bravo Stan.
2) Federer è tornato competitivo sul rosso. Durerà? E il bambino/a gli farà saltare gran parte della stagione sulla terra? – Prima di iniziare ad analizzare il numero due svizzero (eheheheh), una domanda la voglio fare io a tanti sostenitori di Federer, specie a quelli che ho letto lamentarsi per il (secondo me probabile) forfait di Roger a Roma. “Eh ma io ho preso i biglietti, deve venire! Non scherziamo! Chissenefrega del figlio!”. Prego? Cioè, gli nasce il figlio, con annessi e connessi, e Federer (FEDERER!) dovrebbe preoccuparsi di saltare Roma o Madrid o persino Parigi perchè qualcuno ha comprato i biglietti per vederlo? Magari sarà solo la rabbia del momento, il troppo volergli bene, altrimenti un consiglio a tutti voi che non accettate la cosa: curatevi. Di vero cuore. Detto questo, Federer non me l’aspettavo così tonico sul rosso. Una finale a Montecarlo battendo Tsonga e giocandosela con Wawrinka, e giocando molto bene, mi ha davvero sorpreso. Avrebbe battuto pure Djokovic, ma Nole era chiaramente menomato fisicamente. Il che mi porta all’altro interrogativo…
3) Quanto starà fermo Djokovic? – Ovviamente, non si sa. Sensazione personale: potrebbe saltare Madrid e Roma e presentarsi al Roland Garros (il suo vero, unico, grande obiettivo stagionale) pronto e rodato. Non ha tutta questa marea di punti da difendere e in questo modo potrebbe prepararsi al meglio all’appuntamento parigino. Poi probabilmente giocherà e vincerà sia Roma sia Madrid, ma se dovessi puntare 2 cents su qualcosa, punterei che lo rivediamo al Rolando…
4) Nadal non è più imbattibile sulla terra battuta? Riuscirà a ripetere il 2013? E come mai ha perso da Ferrer sul rosso, cosa che non succedeva da quando Totti e Ilary erano ancora semplici fidanzati? – Nadal è ancora oggi il favorito su qualsiasi superfice rossa, e non basta la sconfitta di Montecarlo (tra l’altro: aveva già perso scorso anno), per renderlo più umano. Il Principato è stato probabilmente un incidente di percorso, di stanchezza, di una preparazione che lo porterà ad esplodere in potenza nei tornei più avanti. Vediamo Barcellona, intanto. Il 2013 secondo me può ripeterlo, dipende da molte cose, in primis da Djokovic. In questo momento, oltre al serbo, secondo me potrebbe avere moooolti fastidi da Wawrinka. Però al Roland Garros, per scippare tre set a Nadal devi davvero fare tutto alla perfezione. O Rafa sbagliare tutto. Come mai ha perso con Ferrer? Bravo Ferru ma il maiorchino era davvero sottotono…
5) Lasciare in pace Fognini no? – Fognini è Fognini perchè…è Fognini. La spiegazione a questa delirante prima frase è la seguente: indubbio che Fabio a Montecarlo abbia sclerato e sbagliato, ma il ligure è così. Prendere o lasciare. Senza farsi troppe paranoie o pippe mentali. Non si può pretendere che il numero uno azzurro non dia di matto anche per cose apparentemente stupide agli occhi comuni. Ha esagerato, d’accordo, ma i modi per prendere e considerare Fognini sono due: tifarlo o non tifarlo. Farlo a metà o solo quando le cose vanno bene o si comporta bene, è da scemi. Ognuno deve considerarlo in un modo, ma non pretendere che cambi. Non solo non è possibile, ma non è nemmeno giusto. E poi, lo status stesso di Fognini è così anche perchè ogni tanto fa queste “vaccate”. Non prendiamoci in giro. Dunque, per Fognini vale lo stesso discorso per un, che so, Balotelli: lasciatelo in pace. Giocherà bene a volte, perderà partite assurde altre volte. Vedetelo, non vedetelo, fate voi. Ma godetevelo. Nel bene e nel male.
Detto questo, potete mangiare. E alla salute vostra.