Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
26 Apr 2014 16:56 - ATP
Atp Barcellona: fuori anche Almagro, ultimo spagnolo. La finale è Nishikori-Giraldo
di Redazione
dal nostro inviato Roberto Salerno
TENNIS – BARCELLONA. Saranno Kei Nishikori e Santiago Giraldo a giocare la finale dl torneo Atp di Barcellona, su campi in terra battuta. Il giapponese, testa di serie numero 4, ha battuto in semifinale il lettone Ernests Gulbis, numero 9, per 6-2, 6-4. Il colombiano Giraldo ha invece battuto la testa di serie numero 6, lo spagnolo, Nicolas Almagro per 7-5, 6-3.
Dopo i fuochi di artifico di ieri, ci si aspettava delle semifinali del tutto tranquille al torneo Conde de Godò. Invece forse è stata un po’ deludente quella “nobile” tra il giapponese Nishikori e il lettone Gulbis, ma la seconda ha riservato un’altra incredibile soropresa. Almagro – che ieri aveva estromesso dal torneo il vincitore di 8 edizioni, Rafa Nadal, e che era avanti per 5-0 nei precedenti con Giraldo – è riuscito a giocare una partita sconcertante, regalando al colombiano la prima finale di un torneo ATP e a Barcellona la prima finale senza spagnoli dal lontano 1996.
Ci si aspettava forse maggiore equilibrio nell’altra semifinale, ma il nuovo pupillo di Michelino Chang è in condizioni di forma strepitose e riesce a giocare con un anticipo che fa sospettare sia in grado di prevedere i colpi degli avversari prima ancora che questi colpiscano. Se si aggiunge una notevole rapidità di gambe che gli permette di arrivare su colpi che sembrano definitivi ecco che abbiamo un nuovo candidato alla vittoria del Roland Garros, se ci credete. Dal canto suo Gulbis farà bene a non prendere troppo male questa sconfitta. Perseguitato da sempre di una nomea da “scapestrato” il buon Ernest ce la sta mettendo tutta per provare a diventare un giocatore di tennis “normale”.
Oggi ha lottato con grande umiltà, se continua così – e se riesce a trovare un modo per rendere meno macchinosa la preparazione del dritto – potrà togliersi le sue brave soddisfazioni, soprattutto sul veloce. A meno di altre clamorose sorprese il giapponese nond ovrebbe farsi sfuggire il suo primo titolo sulla terra rossa europea. Infine due parole su Fognini, impegnato nella semifinale del doppio insieme a Melzer contro la coppia franco olandese Robert/Huta Galung. L’italiano sembra in condizioni più che discrete, speriamo che per Madrid e soprattutto Roma, sia pronto.