di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Di Federico Parodi
MIAMI. Rafael Nadal batte Milos Raonic 4-6 6-2 6-4, supera il canadese per la quinta volta su cinque confronti diretti e centra la sua sesta semifinale in carriera sul cemento di Key Biscayne dove sfiderà Tomas Berdych. Ma quanta fatica per il numero 1 del mondo, che nei precedenti con Raonic aveva sempre lasciato a mani vuote l’avversario.
Questa volta è stato invece necessario il terzo set (e 2h e 35’ di battaglia) per venir fuori da un match molto equilibrato (a eccezione del secondo parziale, dominato dal maiorchino), che si è giocato su pochi punti. Raonic non ha saputo cavalcare l’onda positiva scaturita dal 6-4 iniziale in suo favore. Il secondo set è volato via troppo velocemente nelle mani di Nadal, che ha preso il largo con facilità, senza peraltro giocare un tennis straordinario. Nel terzo set il canadese è tornato competitivo, ma ha trovato dall’altra parte della rete un Nadal decisamente più aggressivo e concentrato, che non ha regalato nulla. Onore comunque al canadese, che ha giocato un buon match e in generale un ottimo torneo, dimostrando tutti i progressi maturati dall’approdo nel suo angolo di Ivan Ljubicic.
La partenza del canadese è un toccasana per chi spera in un match equilibrato. Raonic tiene la battuta in apertura e nel game successivo gioca due vincenti di dritto per andare a palla break. L’occasione non si concretizza, ma il canadese sfoggia un atteggiamento sul campo molto propositivo, unica strada percorribile dall’allievo di Ivan Ljubicic per tenere vivo l’incontro. Nel quinto gioco è però il numero 11 del mondo a dover fronteggiare due palle break, annullate con l’ausilio del colpo migliore ed essenziale del suo gioco, il servizio. La tattica che deve mettere in atto Raonic non è esente da rischi e sul 3 pari, con un paio di errori in spinta, concede all’iberico la terza chance di break: Nadal non è il solito killer e affossa in rete una risposta per lui non impossibile sulla seconda di servizio dell’avversario. Si prosegue dunque on serve, con il canadese un po’ troppo zoppicante nei propri turni di battuta, ma pur sempre bravo a togliersi dai guai con ottime soluzioni di dritto. Nadal va servire nel decimo gioco con la pressione di dover allungare il parziale. L’aggressività del tennista di Podgorica costringe il maiorchino a un game complicato: l’iberico ha una palla del 5 pari, ma incappa in un doppio fallo. Il canadese si guadagna un set point con un attacco chiuso a rete da una stupenda stop volley e Nadal, intimorito da un avversario costantemente con i piedi dentro al campo sulla seconda palla, commette un altro doppio fallo e cede a sorpresa il primo set del suo torneo: 6-4 Raonic in 52 minuti.
La reazione del numero 1 del mondo non si fa attendere, con il break immediato in apertura di secondo set, su gentile omaggio di Raonic, autore di un doppio errore quasi a voler compensare quello dello spagnolo sul set point precedente. Nadal conferma il break e si carica con i consueti “vamos”, suo inconfondibile marchio di fabbrica nei momenti di difficoltà. Lo spagnolo comincia a martellare nelle crepe del canadese, che si disunisce e va fuori giri, sbagliando moltissimo. In seguito a un altro sciagurato doppio fallo, lo spagnolo porta casa il secondo break consecutivo e in un amen si ritrova sopra 4-0. Nadal avrebbe anche la palla per il 5-0, ma Raonic si salva con il servizio e interrompe la serie negativa. Il maiorchino non ha comunque problemi a portare a casa il parziale per 6-2 dopo 1 ora e 40 minuti.
Com’era accaduto nel secondo parziale, anche all’inizio del terzo Raonic serve per primo: subito con le spalle al muro, annulla con coraggio una palla break e si mantiene avanti nel punteggio. I servizi, in questa fase, tornano a farla da padroni. Nadal prova a cambiare marcia, il canadese dimostra di essere pienamente tornato in partita e si difende benissimo, uscendo anche vincitore da alcuni scambi prolungati. Il settimo e combattutissimo game, risulterà, però, decisivo: Raonic non riesce a sfruttare diverse opportunità per andare avanti 4-3 e cede il servizio con un errore di rovescio su una palla, alta e senza peso, giocata con grande sagacia tattica dallo spagnolo. Nadal conserverà il break fino alla fine e si lascerà andare a un urlo liberatorio, sfogando tutta la tensione accumulata in un incontro che si è rivelato più complicato del previsto.
Domani avrà di fronte per la ventunesima volta (17-3 il bilancio in favore dell’iberico) Tomas Berdych, che aveva in precedenza superato Dolgopolov nella sessione diurna e contro il quale Nadal non perde dal 2006. Il ceco rappresenta l’ultimo ostacolo che separa il numero uno del mondo – Nishikori permettendo – dalla sfida più attesa contro Djokovic.