di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – INDIAN WELLS. Roger Federer ed Andy Murray sono i primi giocatori a qualificarsi per gli ottavi di finale del Master1000 di Indian Wells. Lo svizzero ha battuto 7-6(7) 7-6(2) Dimitry Tursunov, mentre lo scozzese ha superato 6-7(4) 6-4 6-4 il ceco Jiri Vesely.
FEDERER MATTATORE DEI TIE-BREAK
Roger Federer, dopo un primo match pieno di luci ed ombre, si ripete con un’altra prova opaca. Contro Dmitry Tursunov lo svizzero ha bisogno di un doppio tie break in 1h 46’per avere la meglio sulla resistenza strenua del russo. La vittoria per 7-6 (7), 7-6 (2), ha dimostrato anche in quest’occasione la poca continuità nel tennis dell’ex numero uno al mondo e grazie anche agli errori commessi dal russo nei momenti decisivi, si è qualificato per gli ottavi di finale. Nella prossima sfida contro uno fra Haas e Nishikori, non sono permessi cali di concentrazione.
Nel primo set lo svizzero è subito avanti di un break. Tursunov a fatica salva un’altra palla break grazie ad un ace. L’aggressività di Roger è impressionante e costringe il russo a dover giocare sempre sulle linee e forzare molto il servizio, rischiando l’errore. La partita prosegue senza patemi, fino all’improvviso crollo come contro Mathieu, che permette al russo di rientrare clamorosamente nel set. Si arriva al tie break e dopo aver sprecato due set point (su altrettanti errori concessi dal russo), Roger chiude per 9 punti a 7, con un bel passante di dritto.
Ad inizio del secondo parziale lo svizzero continua ad arrancare. Il servizio non è più quello dei primi game, soprattutto nella velocità dell’esecuzione, ma ciò che preoccupa sono gli errori banali che commette. Subisce il break, avanti 40-15, regalando un paio di punti che lo costringono ad inseguire. L’avversario non ne approfitta e si fa subito riagganciare. Da qui in avanti si prosegue senza sussulti, ad eccezione del decimo game in cui Federer si trova a due punti dal match sul servizio di Tursonov. Il tie break diventa inevitabile anche in questa occasione e Tursunov regala con un doppio fallo, il minibreak decisivo. Roger vola e chiude anche questo tie break, stavolta per sette punti a due. Federer c’è, il gioco dovrà arrivare.
MURRAY AVANTI TRA MILLE DIFFICOLTA’
Ci sono volute quasi 3h ad Andy Murray per prevalere su Jiri Vesely, una delle grandi promesse per il tennis del futuro. Non è stata però una partita di grande spettacolo, tutt’altro. I break piovevano copiosi e tra break e contro-break lo scozzese si è salvato più volte tra secondo e terzo set.
Perso il primo al tie-break, dopo averlo controllato fino al 5-4 e servizio, il n.6 del mondo ha subito un break anche in apertura. Dal 3-2 e servizio, però, Vesely non ha più avuto le mani sul match. Ha giocato il più brutto turno di battuta della sua partita fino a quel momento, entrando anche lui in una spirale negativa. C’è stato modo di vedere all’opera anche il fisioterapista, che ha fatto capolino ad un cambio campo per verificare la situazione delle vesciche enormi sotto il piede sinistro di Murray.
Negli ultimi due parziali, Murray ha ripreso per due volte un break di svantaggio ed in entrambi i casi ha trovato il definitivo colpo del ko nel decimo game. Alla fine il suo avversario è stato anche colto dai crampi e dopo 2h47′ ed undici doppi falli ha concluso la sua avventura sui campi californiani. Come avvenuto contro Rosol, Murray si è salvato per il rotto della cuffia. Ma basterà contro avversari di caratura superiore?