Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – Di Federico Mariani
INDIAN WELLS. Alla fine è Ernests Gulbis a spuntarla. Il lettone si impone 2-6 6-1 7-5 su Grigor Dimitrov in un match che è stato godibile soprattutto nel set conclusivo.
Era il terzo confronto in poche settimane tra i due talenti. Prima di oggi il bilancio era in perfetta parità dopo la netta vittoria di Gulbis a Rotterdam e la successiva risposta del bulgaro ad Acapulco due settimane fa. Il lettone conferma di attraversare un ottimo stato di forma ed accede agli ottavi di finale del 1000 californiano dove troverà Bautista-Agut.
Il primo set è un monologo di Dimitrov. Il bulgaro sfrutta subito il classico primo game al servizio di distrazione da parte di Gulbis che, con un doppio fallo, concede il break in apertura. Il set, quindi, si mette in discesa per il talento di Haskovo che, dopo aver confermato il break, delizia la platea con uno spettacolare colpo con la racchetta dietro la schiena cui fa seguito un passante vincente. Il bulgaro tiene un’altissima percentuale di prime in campo e comanda il gioco da fondo campo con assoluta tranquillità imponendosi sulla diagonale preferita, quella del diritto, e reggendo contro il temibile rovescio del lettone. Sul 4-2 arriva addirittura il doppio break in favore di Dimitrov con conseguente perentorio 6-2 a chiudere il parziale.
Nel secondo set parte decisamente con più attenzione Gulbis. Il lettone prova ad aumentare il numero dei giri nello scambio prolungato e nel secondo game arriva la prima palla break. E’ ancora bravo, però, Dimitrov ad annullarla con una prima vincente. E’ solo un preludio poiché il break arriva nel game seguente di servizio quando tre errori del bulgaro permettono a Gulbis di passare a condurre per la prima volta. Come in un’ immaginaria bilancia, quando sale uno scende l’altro: il lettone inizia a servire in modo straordinario mettendo in campo solamente tre seconde palle, Dimitrov d’altra parte è decisamente più falloso sia al servizio che nello scambio prolungato. Altro set senza storia con il giocatore di Riga che se lo aggiudica per sei giochi a uno. Dopo appena 54 minuti si va al terzo set.
Nella frazione decisiva si assiste finalmente al vero incontro. La sensazione è che il match sia, nel bene o nel male, nella mani di Gulbis. E’ il lettone, infatti, a fare gioco mettendo a segno un maggior numero sia di vincenti che di errori. E’ lui il primo a dover salvare una palla break nel secondo gioco e lo fa egregiamente con un ace esterno. Sul 2-2 e servizio Dimitrov succede di tutto: prima il bulgaro rimonta da 0-30, poi si trova a dover salvare due palle break e qui è invece il lettone a regalare con una risposta in corridoio e un diritto in mezzo alla rete. A causa dell’occasione appena sciupata saltano i nervi di Ernests e parte anche la prima racchetta. Nel game seguente è il lettone, dopo aver sciupato cinque occasioni per andare 3-3, a dover annullare una pericolosa palla break. Quello che rischia di più è ancora lui: nell’ottavo gioco risale da 0-30 grazie ancora una volta al servizio; nel decimo gioco, invece, sullo 0-15 un nastro decisamente fortunato nega la possibilità a Dimitrov di ritrovarsi a due punti dal match e si va 5-5. Quando l’inerzia pareva essersi spostata dalla parte del bulgaro, questi tradisce le attese nell’arrivo in volata e l’ennesimo splendido rovescio lungolinea di Gulbis spezza finalmente l’equilibrio regalando al lettone la possibilità di servire per il match. Non trema Ernests e chiude a zero l’ultimo game dell’incontro.
Per Dimitrov non si tratta propriamente di una bocciatura, ma vincere oggi avrebbe potuto significare mettere un altro tassello importante nel suo percorso di crescita che, anche grazie all’aiuto di Rasheed, pare essere avviato benissimo in questo 2014. E’ un Dimitrov tennisticamente e mentalmente più solido quello che stiamo ammirando quest’anno che si sta applicando moltissimo anche sotto il profilo tattico. Forse oggi, da questo punto di vista, ha iniziato troppo tardi a martellare il diritto ballerino di Gulbis.
Gulbis ,invece, può dirsi più che soddisfatto per aver portato a casa una partita molto tirata che lo ha visto più volte stare in bilico sul cornicione. Quella odierna era una grande occasione per entrambi in quanto, con le sconfitte di Berdych e Gasquet, la porzione di tabellone si è aperta notevolmente ed un posto in semifinale è più che alla portata. Gulbis, quindi, si conferma giocatore caldissimo e, in questo particolare momento del tennis maschile dove non sembrano esserci padroni coi primissimi che arrancano, si erge quale outsider di lusso.