Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – Di Diego Barbiani
INDIAN WELLS. Clamoroso: Alexandr Dolgopolov ha sconfitto Rafael Nadal! L’ucraino ha prevalso in tre set conclusisi 6-3 3-6 7-6(5) ed ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale del primo Master 1000 della stagione, ma soprattutto ha estromesso dal torneo il campione in carica autore di un’altra prova molto sottotono. Al prossimo turno, per il n.28 del seeding, ci sarà Fabio Fognini.
Come contro Stepanek, peggio che contro Stepanek. Le difficoltà dello spagnolo ad imporre un gioco efficace sono state tangibili per tutto l’arco dell’incontro. Una scarsa profondità dei colpi ed il gioco sempre imprevedibile dell’avversario gli hanno complicato i piani nel primo parziale, dove non è riuscito per due volte a confermare il break di vantaggio. Quando poi si sta affrontando un giocatore in fiducia, che già sulla terra rossa aveva dimostrato di non essere il tennista “ammirato” per gran parte del 2013. Così le sue accelerazioni sono tornate letali, mortifere anche per quel mostro atletico di Nadal.
Il break decisivo è arrivato sul 4-3, mentre al servizio per il set Dolgopolov è stato molto bravo a salvare le due opportunità concesse ed a strappare per la prima volta in carriera un parziale all’attuale n.1 del mondo.
Lo spagnolo sbuffava e si trascinava per il campo con sguardo sconcertato, ma ad inizio secondo set è parso avere un piglio diverso. Per due volte è salito sullo 0-30 sul servizio avversario e sul 3-2 ha strappato la battuta grazie a qualche errore grossolano dell’avversario e confermando successivamente il break. E’ stata una liberazione. Da lì non ha più avuto difficoltà, restituendo il 6-3 subito.
Nel set decisivo Dolgopolov è rimasto sempre avanti nel punteggio. Oltre a servire per primo aveva anche il vantaggio di trovarsi contro un avversario troppo dietro la linea di fondo campo. Così, nonostante una percentuale di prime ben sotto il 50%, l’ucraino si manteneva saldamente in corsa. Il sesto game è nuovamente decisivo, ma stavolta è Dolgopolov a spezzare l’equilibrio, rompendo le difese dell’avversario e volando poi sul 5-2.
Il braccino ha fatto capolino nel momento meno indicato: l’ucraino ha servito per il match, ma ha ceduto la battuta a zero. Tutto da rifare, con il forte sentore che il treno importante fosse passato. Invece ha saputo gestire il momento negativo, interrompere l’emorragia e trionfare al tie-break. In quest ultimo frangente ha recuperato per tre volte un mini-break di ritardo e sul 5-5 ha trovato una risposta insidiosissima che Nadal non ha controllato. E’ così giunto il match point, ed è stato ancora una volta il dritto a consegnare a Dolgopolov la vittoria più importante della sua carriera. Finisce anche la striscia di tornei in cui Nadal raggiungeva almeno la semifinale, iniziata dopo il torneo di Wimbledon dello scorso anno.