Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
16 Mar 2014 23:05 - ATP
Atp Indian Wells: Djokovic cala il tris, Federer deve arrendersi
di Giancarlo Di Leva
Di Giancarlo Di Leva
INDIAN WELLS.
Alla vigilia era difficile prevedere che il torneo californiano potesse mettere in scena una finale Djokovic -Federer tanto più che il sorteggio aveva destinato Federer dalla parte di Nadal,sua bestia nera. L’impresa di Dolgopolov che ha eliminato Raf al 3° turno,ha messo le ali a Roger che in tranquillità ed esprimendo un gioco di ottimo livello,ha superato a piè pari Haas(6/4 6/4),Anderson(7/5 6/1) e in semifinale il ritrovato Dolgopolov (6/3 6/1). Su queste premesse la sfida di Federer a un Djokovic che non aveva entusiasmato durante la settimana , faticando più del previsto,si prevedeva equilibrata ,tanto più che nell’ultimo recentissimo confronto svoltosi nella semifinale del torneo di Dubai,lo svizzero si era imposto in rimonta molto autorevolmente (3/6 6/3 6/2).
Di fatto così è stato come dimostra la cronaca della partita: inizio disastroso di Djokovic lento e impacciato che consente a Federer sufficientemente risoluto di andare avanti 3-0 sfruttando l’unica palla break che ha avuto fino al 4-5 del set decisivo.La partita poi si riequilibra sul piano del gioco .La resa del servizio di Federer è superiore a quella del suo avversario soprattutto sulle 2° palle (71% vs. 36%) e ciò basta a portare a casa il primo parziale per 6/3 in 30 minuti.
Ma nel 2° set, Djokovic registra il suo gioco,guadagna campo e mette più pressione all’avversario soprattutto sul lato sinistro.Roger fa più fatica a difendere il proprio servizio (2 volte ai vantaggi nei primi 3 turni ) e infatti all’8° game Diokovic si conquista le prime 2 palle break della partita,trasforma la seconda anche grazie ad una stecca dello svizzero e chiude il set nel game successivo (6/3 il 41 minuti). Nel set decisivo il livello del gioco si alza notevolmente grazie soprattutto al serbo che costringe Roger a recuperi affannosi specie sulla diagonale di rovescio e ne fiacca la resistenza .Ottiene il break nel 3° game.Il destino del match sembra deciso ma Federer non molla ; riesce ad avere un sussulto di classe nel 10° game allorchè Nole è andato a servire per il match: si procura 3 palle break con 2 vincenti e pareggia i conti sul 5 pari .Si va al tie break e lì Djokovic è spietato. Finisce 7-3.
Non è stata una finale spettacolare se non a sprazzi. Djokovic è cresciuto strada facendo finendo per comandare il gioco e costringendo alla resa il suo avversario.La sconfitta non sminuisce i meriti di Federer che è tornato competitivo ad alto livello e da oggi sale sul 5° gradino del ranking con la possibilità di salire ancora già dal prossimo torneo di Miami.
Il bilancio degli scontri diretti tra i 2 protagonisti della finale,rimane ancora favorevole allo svizzero (17/16) ma nel frattempo il serbo riduce significativamente il suo distacco in classifica da Nadal (da 3825 a 2230 punti).
Morale della favola: nonostante tutte le sorprese(molte piacevoli) succedutesi durante il torneo alla fine continua il dominio dei tradizionali Fab Four (Nadal, Djokovic, Federer, Murray) nei Master 1000: da Montecarlo 2010 diventano 33 le loro vittorie in 35 tornei!!!!,
Nel frattempo…