Atp Buenos Aires: Fognini cede a Ferrer, la montagna è ancora da scalare

Di Diego Barbiani

BUENOS AIRES. David Ferrer si è aggiudicato il ventunesimo titolo in carriera, il terzo consecutivo nel torneo Atp250 di Buenos Aires. Per lo spagnolo, prima testa di serie, è arrivata la vittoria per 6-4 6-3 su Fabio Fognini, che manca così l’approdo alla posizione n.13 del mondo distante comunque appena 60 punti.

Non è arrivato il vero salto di qualità del ligure, che dopo due settimane intere in cui non ha conosciuto altro destino che la vittoria, arriva al match più difficile con forse meno lucidità di quella che sarebbe servita. Ferrer rimane sempre un avversario difficilissimo da battere, soprattutto sulla terra battuta e neppure i grandissimi progressi di Fognini sono serviti, oggi, a mettere le mani sul secondo titolo consecutivo dopo quello di Vina Del Mar.

Nulla è compromesso comunque, perché da domani sarà di nuovo in gara, questa volta a Rio De Janeiro per la prima edizione del torneo brasiliano al quale parteciperanno anche lo stesso Ferrer ma soprattutto Rafael Nadal.

Quest oggi lo spagnolo ha iniziato subito mettendo in chiaro che lui era il favorito e con un break in suo favore ha ribadito il suo ruolo. Sul 3-1 però ha giocato l’unico turno di battuta negativo del suo intero incontro, con qualche brutto errore di dritto che hanno permesso all’azzurro di tornare subito in partita. Completato l’aggancio, Fognini si faceva preferire sotto tanti aspetti, tra cui la capacità di ottenere il punto sul lato del dritto di Ferrer. Le sue accelerazioni erano spesso vincenti e la rapidità di esecuzione testimoniava tutta la bontà del suo gioco.

Lo spagnolo però non mollava la presa e sul 5-4 ha imposto tutta la sua forza in risposta, tenendo più profondo lo scambio e costringendo alla difensiva il suo avversario che dopo qualche difficoltà di troppo è stato costretto a cedere il parziale.

Nella prima parte del secondo set l’equilibrio è stato costante. Fognini provava a variare di più il suo gioco con smorzate, qualche pallonetto e back di rovescio, ma la reattività dello spagnolo lo portava a riprendere qualsiasi colpo e per ottenere il punto serviva un mezzo miracolo. Col passare dei minuti le occasioni per l’azzurro erano sempre di meno ed il nervosismo aumentava. Sul 2-3 Ferrer con un dritto a sventaglio conquistava una palla break e Fognini un warning per lancio di racchetta. Grazie al servizio riusciva a tirarsi su, ma qualche minuto più tardi era costretto a cedere il passo, complice tre brutti errori di rovescio. Per Ferrer era fatta, ed al primo match point un nuovo errore del suo avversario lo ha portato in trionfo.

La strada verso l’élite del tennis è ancora lunga e complicata, Fabio però deve prendere con grande soddisfazione queste due settimane dove è parso quasi normale che lui abbia raggiunto almeno la semifinale ed eliminato giocatori al di sotto del suo livello. Questo è stato il vero progresso importante che il ligure ha compiuto. Non bisogna ora scendere in critiche o rimpianti. C’è bisogno di tempo, ma passo dopo passo la salita sarà sempre più breve.

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