Di Giancarlo Di Leva 

Lo scorso anno i primi tre tornei dell’anno furono vinti da Murray (a Brisbane), Gasquet (a Doha) e da Tipsarevic (a Chennai). Quest’ultimo era impossibilitato a ripetersi in quanto infortunato (e sarà purtroppo assente anche agli Aus Open) ma gli altri due, presenti entrambi a Doha, hanno avuto una partenza falsa: Murray al rientro nel circuito dopo oltre 3 mesi è stato battuto inopinatamente dal tedesco Mayer al 2° turno (6/2 3/6 7/6) ed è francamente difficile pensare che possa essere protagonista di primo piano agli imminenti Aus Open.

Gasquet dal canto suo, dopo un primo turno insignificante contro la wild card egiziana Hossam, si à fatto superare nettamente (6/2 7/5) dal connazionale Monfils che è stato poi in grado di approdare alla finale persa con onore contro Nadal. Polveri ancora bagnate anche per Berdych (sconfitto all’esordio da Karlovic con un doppio tie break ) e per Ferrer (perdente contro il tedesco Brands 6/4 7/5).

In compenso sorride Nadal che pur senza entusiasmare vince a Doha e immagazzina 250 punti netti per la sua classifica allungando le distanze su Diokovic. Rafa ha vinto senza tuttavia incontrare giocatori di prima fascia e faticando viceversa più del previsto contro avversari di secondo piano. Beneficiato dalla ecatombe di tds, ha di fatto incontrato l’unica superstite – Gulbis (n.7)- nei quarti, e ciò nonostante in ben 3 occasioni (su 5 incontri) ha vinto al terzo set (contro Kamke al 2° turno,l’altro tedesco Gojowczyk in semifinale  e in finale contro Monfils). Nadal vince così il 61° torneo in carriera staccando Agassi e mettendo nel mirino Vilas (a 62) e Borg (a 63)

E’ evidente che tutti auspicavano la vittoria di Federer a Brisbane. Sarebbe stata un’iniezione di fiducia per lo svizzero molto importante in vista del primo grande appuntamento della stagione. Gli alti e bassi che ha avuto Roger durante il torneo confermano purtroppo tutti i dubbi con cui avevamo chiuso il 2013. Il disagio è innanzitutto psicologico e speriamo che la vicinanza di Edberg possa aiutare Roger a sgombrare dalla mente i fantasmi che gli impediscono di giocare sereno i punti importanti (break point vinti in finale contro Hewitt: 1 su 10!).

La nota più interessante e piacevole di questa prima settimana è proprio il ritorno alla vittoria di Hewitt a Brisbane(29° in carriera). L’australiano non vinceva nella sua terra dal 2005 e l’ultima vittoria risaliva al 2010 ad Halle dove raccolse lo scalpo  di… Federer. Premiata la perseveranza e la professionalità di un atleta che a 33 anni (li compirà il prossimo mese) continua a scendere in campo con lo spirito indomito che ha caratterizzato tutta la sua lunga carriera. Hewitt,n.60 della classifica mondiale è il primo tennista a vincere quest’anno senza essere compreso tra le teste di serie.

Nota di merito anche per lo svizzero Wawrinka che, continuando sullo slancio dell’ottimo finale di stagione conclusasi con l’approdo alle semifinali del Master londinese, ha incassato a Chennai la prima vittoria del 2014 (5° in carriera) dominando (7/5 6/2) il francese Roger Vasselin alla seconda finale in carriera, e avvicinando in classifica la settima posizione detenuta da Berdych .

CLASSIFICA PER NAZIONI

Abbiamo introdotto quest’anno una statistica riguardo al rendimento per Nazioni (che implementeremo settimanalmente) a confronto con quello dello scorso anno. La classifica è stilata in base ai punti che l’ATP attribuisce nei singoli tornei: la Francia pur non avendo vinto alcun torneo, ha implementato il risultato di squadra dello scorso anno grazie soprattutto all’approdo in finale di Monfils a Doha e di Roger Vasselin a Chennai. Di seguito le prime 10 posizioni dopo la prima settimana