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16 Gen 2014 12:19 - Australian Open
Melbourne Park: Knapp, a due punti dall'impresa contro Sharapova
di Rossana Capobianco
Dall’inviata a Melbourne ROSSANA CAPOBIANCO – Karin Knapp gioca una splendida partita contro Maria Sharapova, che perde 10-8 al terzo, dopo essere stata a due punti dal match. Due risposte l’hanno condannata di fronte a una giocatrice in evidente crisi.
L’applauso di tutta la Rod Laver Arena a fine match parla più di qualsiasi commento; fuori le partite sospese per il caldo, dentro il calore degli australiani che hanno potuto ammirare una partita vera, con eccessive lacune di variazioni da una parte e dall’altra, poco ragionamento e molti errori. Ma provate voi a giocare alle due di pomeriggio con quarantaquattro gradi all’ombra senza risparmiarsi un attimo.
La Sharapova e il servizio: questo rapporto conflittuale ormai destinato a durare un’eternità, accentuato dai mesi fuori dai campi e il problema cronico alla spalla operata. La Knapp ci crede, anche per questo. E non rinuncia mai ad aggredire e a tirare, a volte perfino troppo. Quelle due risposte troppo arrischiate sull’8-7 30-30 al terzo set gridano ancora vendetta. Si batte la coscia destra l’azzurra, sa che un’occasione del genere difficilmente si ripresenterà: la Sharapova è al 50% ad essere generosi, ma nella lotta, la russa, non si è mai tirata indietro.
Neanche Karin, che sul 5-4, poco prima, annulla due match point e rende la partita intensissima, breakkando con un fortunatissimo nastro sulla risposta.
Il pubblico è divertito e sembra parteggiare parecchio per la Knapp, che si incita e si danna per ogni errore, matura abbastanza da capire che oggi non sarebbe proprio il caso. Nove doppi falli, tre in meno della sua avversaria, non le consentono soprattutto di risparmiare energia durante i suoi turni di battuta.
Finisce con dei bei rimpianti, ma la consapevolezza di una prestazione che deve e può rilanciare la Knapp per l’immediato futuro; per motivi giustificati e diversi mai trovato continuità. Chissà se oggi ci penserà, quando avrà finito di recriminare con se stessa e commuoversi per il giusto e lungo tributo su uno dei campi più importanti del mondo, alla fine di una partita che ricorderà per sempre.
«Non ho perso un momento nella mia carriera. Anche con la stampella mi allenavo: purtroppo ci sono gli infortuni, io ne ho avuti tanti. Ma questa spero sarà una partita che mi darà speranza per il futuro, consapevolezza. Sono dispiaciuta ma ci sono tante cose positive, giocare alla pari con la Sharapova non è una cosa da poco e fisicamente mi sento bene».