Australian Open: Wawrinka, la prima finale Slam, Berdych KO

 

dall’inviata a Melbourne ROSSANA CAPOBIANCO – Wawrinka batte Berdych 6-3 6-7 7-6 7-6 e conquista la prima finale Slam in carriera; partita nervosa ma il più solido è lo svizzero, che ha concesso veramente le briciole all’avversario.

 

 

 

 

AUSTRALIAN OPEN – Stanislas Wawrinka è un uomo nuovo. Non importa abbia ancora il viso leggermente butterato, appaia talvolta tozzo costituzionalmente e non sia esattamente la simpatia fatta persona.

E’ un uomo nuovo sul campo, e si vede da quel dritto che sbaglia pochissimo ormai, che cerca spesso; da quel servizio potente e vario, dall’atteggiamento, dalla convinzione.

Magnus Norman deve proprio essere un fenomeno di allenatore: ha trasformato Soderling, ora ci riesce pure con Wawrinka. Wawrinka per la prima volta in una finale dello Slam, dopo aver battuto il numero due del mondo dominatore qui in Australia e in una partita tesa e nervosa anche Tomas Berdych, che in una finale di Slam c’era già stato. 

Partita tesa perché è una chance per entrambi e lo sanno. Si conoscono ma vogliono entrambi studiare l’umore e la forma dell’altro; Wawrinka è comunque quello che parte meglio e aspetta pazientemente l’occasione che l’avversario gli darà, ne è certo. La cosa importante è essere solidi sul proprio servizio, e oggi lo svizzero ha concesso una sola palla break, nel terzo set. Per il resto, velocità sostenute e chiudere il punto quando e come si può.

Fino al terzo parziale, quantomeno, quando l’intensità inizia a calare e il ceco a salire con colpi e profondità: anche lui vuole questa partita.

Il tie-break del terzo set è fondamentale, ma soprattutto a causa dei due doppi falli di Berdych, al momento buono, con uno svizzero decisamente più solido del suo avverario.

Il ceco non molla ma resiste, continua a non concedere occasioni e non si tira indietro per un altro tie-break in cui approfitta ancora delle troppe indecisioni di Tomas.

Partita non eccelsa come contro Djokovic, ma Wawrinka si conferma giocatore del momento ed è sua, questa finale, tutta sua. Meritatissima. Aspetta l’amico Roger, probabilmente troverà Nadal.

 

 

 

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