Australian Open: un rullo compressore chiamato Nadal

Di Diego Barbiani

MELBOURNE. Che dire, se non un banale, scontato, ma quanto mai azzeccato “stratosferico Rafael Nadal”? Lo spagnolo batte, anzi tritura Gael Monfils nel loro match di terzo turno degli Australian Open 2014, ribandendo una volta di più la sua candidatura a primo ed unico rivale a Novak Djokovic.

6-1 6-2 6-3 il punteggio finale di un match che più a senso unico di così forse non era proprio possibile. L’unico momento di nervosismo ed apprensione è stato quando ad un cambio campo ad inizio del secondo set Nadal si è toccato nervosamente la caviglia, massaggiandola e testando forse una possibile distorsione comunque di lieve entità. Nulla di grave comunque, perché fin dalla ripresa del gioco è stato lo stesso Nadal, che rincorreva tutte le palline e trovava quelle geometrie tutte sue, tutte particolari.

Lo stato di forma dello spagnolo continua ad essere ottimane. In tre partite ha ceduto la miseria di diciotto game e sembra non volersi fermare qui. Agli ottavi per il campione spagnolo ci sarà Kei Nishikori, che ha prevalso su Donald Young grazie anche ad un problema fisico che ha impedito a quest ultimo di competere al meglio.

La partita di oggi ha ben poco da raccontare di diverso rispetto a quanto già non dica il punteggio, un messaggio ben chiaro per tutti gli avversari che si vorranno mettere sulla sua strada: la caccia al secondo Australian Open, ed alla grande rivincita nei confronti del serbo per la finale persa nel 2012, è aperta.

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