di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
10 Gen 2014 12:00 - Australian Open
Australian Open: tanti ostacoli per Nadal. Pericolo Sharapova per Azarenka
di Redazione
Di Federico Mariani
MELOBURNE. Vedendo la parte alta del tabellone verrebbe da affermare “è qui la festa!”. Nella metà di Nadal, infatti, sono concentrati tutti o quasi i più forti ed insidiosi giocatori del seeding, eccezion fatta naturalmente per Djokovic che aspetterà beato nella sua zona dove c’è davvero poco o niente.
Il sorteggio è, dunque, palesemente sbilanciato ed anche Federer si trova nella “zona rossa”. Per lo svizzero la buona notizia è che, almeno, ha evitato sia Nadal che Djokovic nel suo quarto andando a pescare invece Murray, che è al rientro ed andrà monitorato col passare dei match.
Dopo un esordio morbido con Duckworth, per il basilese si prospetta la rivincita di Wimbledon in quanto al terzo turno potrebbe ritrovare l’amico Stakhovsky. In ottavi, invece, l’ennesima sfida a Jo Tsonga è molto verosimile.
Nel quarto del numero uno del mondo c’è, invece, Del Potro che è da ritenersi, allo stato attuale di Murray e Federer, il pericolo numero uno per l’accesso in finale del maiorchino. Nadal è chiamato ad un esordio da non sottovalutare in quanto sarà atteso dal primo turno di maggiore interesse tra le 64 partite in programma, dove a sfidarlo troverà Bernard Tomic.
Chi sorride, oltre a Djokovic, è ancora una volta Ferrer. Il valenciano ultimamente si trova in una posizione di debito con la fortuna in quanto gli ultimi sorteggi dei tornei dello Slam gli hanno sempre strizzato l’occhio. C’è veramente il vuoto nella sua zona con l’unico pericolo prima dei quarti ipotetici con Berdych che è rappresentato da Jerzy Janowicz, apparso per giunta non in eccelse condizioni a Sydney.
Per i due nostri maggiori azzurri i destini sono differenti: Seppi è chiamato ad un difficile esordio col padrone di casa e fresco vincitore di Brisbane, Lleyton Hewitt. Sarebbe opportuno consegnare ai due le chiavi del campo in quanto si prospetta l’ennesima maratona per l’altoatesino. Per Fognini, invece, c’è un buon tabellone: Bogomolov e Nieminen sono tutto fuorché imbattibili per il ligure ed un possibile terzo turno con Ernests Gulbis sarebbe da non perdere per qualsiasi motivo al mondo.
Alla luce del sorteggio, dovrebbe accadere un cataclisma per evitare a Nole di raggiungere ancora una volta l’ultimo atto qui a Melbourne dove potrebbe e dovrebbe arrivare molto più fresco rispetto al vincitore della parte alta. Nadal-Djokovic resta ancora la finale più probabile, ma il serbo parte decisamente favorito per il quinto alloro a Melbourne.
Sorteggio abbastanza equilibrato per quanto riguarda i pezzi forti del circuito femminile con Maria Sharapova capitata nella parte bassa, quella capeggiata da Azarenka. Mentre nella zona di Serena orbitano Li e Kvitova, che si sfideranno probabilmente per un posto in semifinale.
Proprio nella porzione della numero uno del mondo, sono state sorteggiate le maggiori speranze azzurre in gonnella. Errani e Vinci, infatti, sono molte vicine nel tabellone e sono in teorica rotta di collisione per un incontro in ottavi di finale.A ben vedere, però, la strada delle azzure è assai tortuosa e difficilmente le vedremo protagoniste nella seconda settimana; in particolar modo la numero 7 del mondo ha un esordio tutt’altro che facile contro Goerges per poi affrontare nel terzo turno Eugenie Bouchard.
Da verificare saranno le condizioni di Flavia Pennetta che, a differenza delle sue connazionali, ha un discreto tabellone nei primi due turni, ma i recenti ritiri della brindisina non lasciano spazio a molto ottimismo. Francesca Schiavone, invece, è attesa dalla difficile prova già all’esordio contro Cibulkova e difficilmente potrà andare avanti.
Quindi, in definitiva, un tabellone non buono per i nostri colori che, sorteggio a parte, non sembrano essere al momento in una forma tale da poter pensare di raggiungere discreti traguardi a Melbourne. Per il resto, è difficile immaginarsi una finale diversa da quella tra le prime due giocatrici del mondo. Williams e Azarenka hanno già dato prova della loro superiorità nel torneo inaugurale dell’anno a Brisbane dove sono giunte in finale, ed anche a Melbourne il titolo dovrebbe essere affar loro. Sarebbe la miglior finale possibile, ovviamente, e sarebbe interessante vedere la Azarenka misurarsi con Serena proprio qui in Australia dove negli ultimi anni ha raggiunto i suoi massimi livelli.