Australian Open: Cibulkova inarrestabile in finale, Radwanska ko!

Di Diego Barbiani

MELBOURNE. Oggi si è scritto un pezzo di storia sul centrale di Melbourne Park. Dominika Cibulkova, 24 anni, è la prima slovacca in assoluto a giungere in una finale di un torneo dello Slam. Al termine di una grandissima prestazione, la n.20 del torneo ha sconfitto 6-1 6-2 Agnieszka Radwanska, n.5 del mondo. Sabato mattina (in Italia) sarà opposta a Li Na, che in precedenza aveva eliminato Eugenie Bouchard, nella sfida che vale il trofeo.

E’ un fiume in piena la slovacca, che ha fatto una partita straordinaria sin dal primo game. Per nulla intimorita dai precedenti che la vedevano nettamente sfavorita, ha giocato in maniera ottimale tutti i punti. Aggressiva ma precisa, si insinuava nella testa della polacca fin dal primo game. Il break iniziale è stato il preludio ad un monologo sorprendente quanto sensazionale.

In inglese i termini usati per descrivere questi momenti siano “unstoppable” o “in the zone”. Dominika oggi era entrambe le cose. Una furia in campo, rapida e scattante da un lato all’altro, arrivava su ogni colpo che Radwanska spedica nel campo avversario, rigiocandone uno che spesso non tornava indietro. Soprattutto però era concentratissima, non aveva le pause mentali che spesso l’hanno limitata ad un passo da grandi imprese. Già dopo il match contro Sharapova aveva parlato di questo aspetto, ricordando come durante la off-season avesse lavorato molto.

E’ invece grande la delusione per Radwanska, che subisce una sconfitta forse ancora più dolorosa di quella patita nello scorso torneo di Wimbledon ad opera di Sabine Lisicki. Come in quella circostanza, però, non è riuscita a sfruttare il caos che si è creato nel tabellone dopo le uscite di Serena Williams, Maria Sharapova e Victoria Azarenka (proprio ad opera della polacca). Aveva iniziato in maniera contratta, ma mano a mano che passavano i game appariva sempre più demoralizzata ed incapace di reagire. La vittoria di ieri contro la n.2 del tabellone ha influito anche negativamente sulla sua mente.

Il quarto game è stato un po’ la svolta del primo set, se non dell’intero match. Si era sul 2-1 per Cibulkova ma Radwanska aveva appena ottenuto le sue prime palle break dell’incontro. Due consecutive, tutte annullate perfettamente. Poi un’altra, poi un’altra, poi una quinta palla break. Nulla da fare, Dominika è stata bravissima su tutte, guidando il gioco e chiudendo il punto con soluzioni vincenti. Ha poco da recriminare la n.5 del mondo, che però da quel momento è scomparsa dal campo. Inerme, assisteva da spettatrice non pagante al capolavoro della sua avversaria che, passo dopo passo, portava a casa un 6-1 in poco meno di 40′.

Nel secondo set a peggiorare la situazione per Radwanska è arrivato un nuovo break in apertura. Poi, a completare l’opera, un nuovo turno di battuta dove Cibulkova ha annullato tre palle break, questa volta consecutive, giocando solo vincenti lungolinea all’incrocio. Salvatasi, è salita 4-0 iniziando a fiutare odore di vittoria. Non l’ha spaventata neppure un tentativo di reazione della sua avversaria, risalita fino al 2-4 15-30. Quello era il suo giorno, il suo momento. Imperterrita ha ripreso il game e pochi minuti dopo ha tolto a zero l’ultimo turno di battuta di Radwanska, lanciando in aria la racchetta e lasciandosi cadere per terra, muovendosi all’impazzata dalla gioia. E’ in finale. E’ nella storia.

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