Australian Open: Bouchard è già diventata grande, Ivanovic può tornarci

Di Diego Barbiani

MELBOURNE. Continua la favola di Eugenie Bouchard, che approda in semifinale all’Australian Open 2014 dopo la vittoria per 5-7 7-5 6-2 su Ana Ivanovic. Battere Serena Williams dunque non è servito, o forse ha solo caricato la serba di eccessiva tensione. La giovane canadese ha ripreso una partita difficile e con sorprendente determinazione ha saputo portare a casa un trionfo storico per lei e per tutto il Canada, che per la prima volta piazza un proprio rappresentante al penultimo atto in Australia. Giovedì la sua avversaria sarà Na Li, testa di serie n.4, capace di battere in precedenza Flavia Pennetta.

Continua la favola della diciannovenne del Westmont, che non dimenticherà mai il suo primo Australian Open, così ricco di emozioni. Da lunedì sarà tra le prime venti del mondo, una crescita esponenziale se considerato che un anno fa veniva eliminata qui al secondo turno delle qualificazioni ed annaspava nella palude attorno alla 150esima posizione mondiale.

La partita di oggi si snodava su due canovacci principali: quando a farla da padrone sarebbe stata la potenza, Ivanovic partiva con margine, quando invece il momento diventata importante, i nervi di Bouchard potevano forse avere la meglio. Il punto era, in questo caso, capire se avrebbe fatto più la differenza la tensione di essere nei quarti dopo aver eliminato la n.1 del mondo o la tensione di giocare per la prima volta un match di questo livello.

Le fasi cale del primo set sono giunte tutte verso la conclusione. Ivanovic aveva il controllo del gioco, il dritto era lo stesso di due giorni fa contro Serena Williams e sul 5-4 ha avuto la possibilità di chiudere il parziale. Due set point mancati ed una situazione controversa potevano anche capovolgere il set come un calzino: sul punteggio di parità una risposta di Bouchard probabilmente era terminata in corridoio, Ivanovic non ha avuto la freddezza di fermare il gioco per chiedere l’aiuto della moviola ed ha perso il punto, cedendo poi la battuta. A nulla sono valse le proteste verso l’arbitro per la mancata chiamata. Però dall’altra parte c’era qualche difficoltà di troppo a gestire il momento e così la serba ha avuto una seconda occasione per portarsi avanti. Stavoltà non se l’è fatta sfuggire.

Nonostante la bontà del gioco di Bouchard, coraggiosa e determinata, stava pagando lo scotto della novellina al ballo delle grandi. Almeno per il momento.

Sul 2-1 in suo favore un game non particolarmente brillante di Ivanovic le è valso il break, poi confermato. Come nel primo set, anche qui ha avuto inizio una fase confusa, dove la serba cercava di riprendere il punteggio per non correre rischi nel terzo set. Però a giocarle contro ci si è messo anche il suo fisico, che con il passare dei minuti si è irrigidito. A nulla è valso chiamare per due volte il fisioterapista ed uscire dal campo per farsi massaggiare la zona della coscia destra coperta dalla fasciatura. Così, nonostante il punto del 5-5, ha mandato tutto all’aria nel dodicesimo gioco, commettendo doppio fallo sul set point.

Nel set decisivo il pallino del gioco era sempre più in mano della giovane nordamericana, che di forza otteneva un primo break sul 2-1 e poi chiudeva al primo match point a disposizione sul 5-2.

Ora per lei una semifinale inaspettata alla vigilia, da giocare contro la cinese Na Li. Anche in quel caso sarà sfavorita. Sicuri che vorrà fermarsi qui?

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