di SALVATORE SODANO Queste grandi competizioni internazionali a squadre al femminile, la prima fondata nel 1923 come “Wightman Cup”, equivalente della “Coppa Davis”, con nuovi format e denominazioni, si disputano da oltre un secolo. La prima, che prendeva la denominazione dal nome della grande signora del tennis americano Hazel Wightman, fu disputata sin dal 1923 […]
Di Diego Barbiani
DOHA. In un colpo solo, Rafael Nadal ha spezzato due maledizioni: la prima è quella di non aver mai vinto a Doha, la seconda è quella di aver sempre perso da Gael Monfils su questo campo (il record da oggi è aggiornato a nove successi contro due sconfitte, queste avvenute proprio nel Qatar). E’ grande la gioia per lo spagnolo, che nonostante un torneo giocato in maniera sufficiente o poco più è riuscito comunque a mettere in riga tutti i suoi avversari.
Vincere giocando male è forse il segnale migliore per lui, perché è la riprova di quanto grande sia il divario che c’è tra lui e la maggior parte degli inseguitori.
Nel primo parziale della finale odierna, comunque, si è ammirato il miglior Nadal del torneo. Dopo neppure venti minuti era già avanti 5-0 contro il francese, frastornato ed ancora con la testa negli spogliatoi. Con l’inzio del secondo set, però, sono arrivati anche i primi problemi. Monfils è stato bravissimo ad approfittare della prima palla break concessagli e da lì è nata una nuova partita. Nadal era costretto a rincorrere, come già gli era accaduto contro Rosol, Kamke, Gulbis e Gojowczyk. Come già accaduto contro il ceco e nei quarti, il break veniva ripreso al settimo game e la partita si trascinava al tie-break .
Il primo scatto era del francese, che sapendo di essere ad un punto cruciale ha giocato al massimo ogni punto e si è arrampicato fino ad avere tre set point. Il terzo è stato quello determinante e con l’undicesimo ace della sua partita riequilibrava l’incontro e trascinava l’esito al terzo set. Nel parziale decisivo il primo a tremare era proprio il francese che però, una volta levatosi da una situazione molto pericolosa, ha a sua volta mancato l’allungo ed è stato punito nel game successivo.
La partita era tornata saldamente nelle mani di Nadal, che prima di chiudere è stato bravo a salvare tre chance per il controbreak. Sul 5-2 Monfils non ci credeva più ed è arrivato il punto esclamativo sulla vittoria dello spagnolo, che addenta il torneo n.61 della sua carriera e si candida prepotentemente per un ruolo da grande favorito per lo Slam australiano. L’unico, forse, in grado di interrompere l’egemonia di Novak Djokovic che dura dal 2011.
Risultato finale: (1) Nadal b. Monfils 6-1 6-7(5) 6-2