Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
di FABRIZIO FIDECARO –
Andy Murray ha vinto il premio Bbc Sports Personality of the Year. La premiazione si è svolta a Leeds e Andy, da Miami, ha ringraziato tutti. «Anche quando sono felice, la mia voce suona sempre noiosa, mi dispiace. Ma ora sono davvero felice».
A conclusione di un anno complesso e a tratti tormentato, nel corso del quale, però, ha realizzato il sogno dei suoi connazionali, Andy Murray è stato insignito del premio Bbc Sports Personality of the Year. Il 26enne di Dunblane, che dodici mesi or sono si era classificato terzo, ha preceduto il rugbista gallese Leigh Halfpenny, miglior giocatore del Sei Nazioni, e il fantino AP McCoy. La cerimonia di premiazione si è tenuta alla First Direct Arena in Leeds, ma Murray non ha avuto la possibilità di presenziarvi, collegandosi però da Miami, dove sta allenandosi in vista della nuova stagione. «Vorrei ringraziare tutto il pubblico che ha votato, per avermi dato così tanto supporto nell’ultimo paio d’anni», ha dichiarato l’attuale numero 4 del ranking mondiale. «Questo ha fatto un’enorme differenza».
Murray ha trionfato essenzialmente grazie alla sua vittoria a Wimbledon, dove ha riportato un giocatore britannico al successo la bellezza di settantasette anni dopo la terzae ultima affermazione di Fred Perry. Andy è il quarto tennista ad aggiudicarsi questo trofeo, creato nel lontano 1954, dopo Ann Jones (1969), Virginia Wade (1977) e Greg Rusedski (1997). L’anno scorso a prevalere era stato il ciclista Bradley Wiggins.
A consegnare il premio allo scozzese è stata niente meno che Martina Navratilova. «Grazie a Martina per avermelo consegnato», ha detto Andy. «Lei è forse la più grande tennista di tutti i tempi. Ho anche altre persone da ringraziare, per prima la mia famiglia. Molti di loro sono lì tra il pubblico. Mi hanno supportato fin da quando ero solo un ragazzino, facendo tantissimi sacrifici per me. Non ce l’avrei fatta senza di voi. Poi il mio team, che è qui dietro la telecamera. Sono con me da tanto tempo e anche loro sono stati fondamentali».
«So che a volte non sono la persona più semplice da sostenere, ma ho avuto un sacco di pressione su di me per tanto tempo. Sono fiero di essere riuscito a gestirla. Purtroppo, anche quando sono felice, la mia voce suona sempre noiosa, mi dispiace. Ma sono davvero felice adesso. Grazie mille a tutti», ha chiosato Murray.