Lo sport ha la responsabilità di combattere la violenza di genere. Con i suoi valori paritari e la sua risonanza mediatica, lo sport ha una voce per fare la differenza. Ha una voce per iniziare il cambiamento. Oggi ce la fanno sentire uomini e donne, schierati insieme contro ogni forma di durezza e diversità. Oggi che, […]
Come da programma, alle due in punto, meridiano di Greenwich, nella O2 Arena, gremita di spettatori pronti a vedere il big-match tra Del Potro e Federer, ha avuto luogo un’altra importante celebrazione, quella dello spagnolo Rafael Nadal. Due i premi che gli sono stati conferiti: l’ “ATP World Tour N.1 presentato da Emirates” e il “Comeback Player of the year”.
Nadal è riuscito in questa difficile impresa, dopo diversi mesi di sosta forzata è rientrato a giocare il tour ed è riuscito a tornare numero uno della classifica. La stessa cosa, prima di lui erano riusciti a compierla Ivan Lendl e Roger Federer.
Rafael Nadal è tornato ad essere il numero uno della ranking mondiale il 7 ottobre, ma la scalata verso la cima della classifica ha avuto inizio a febbraio, dopo circa sette mesi di stop per il suo infortunio al ginicchio. E’ diventato numero cinque e ha cominciato a vincere numerosi tornei: si è aggiudicato 10 titoli incluso Roland Garros, Us Open e cinque Master 1000, inoltre ha mantenuto l’imbattibilità sul duro.
Questa settimana il giocatore maiorchino, cercherà di giocare per aggiudicarsi il suo primo Barclay ATP Wortd Tour FInals, per il quale si è qualificato ben nove volte.
L’altro premio, di “Comeback Player” se lo è aggiudicato sempre grazie alla sua scalata della classifica determinata dalla vittoria da febbraio ad oggi tredici finali su sedici tornei disputati.
Abbiamo potuto vedere un Nadal raggiante, commosso, quasi incredulo dei suoi risultati: <<Io stesso non ci credo – dice sorridendo – non mi sembra possibile di essere riuscito in questa impresa, perché è stato proprio difficile dopo il lungo periodo di stop>>.
Soddisfatto solleva i trofei vinti, tra i complimenti del presidente del torneo Andre Silva e il caloroso applauso del pubblico dell’O2 Arena che sembrava impazzita.
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