Quello che partiva come un tie abbastanza segnato eppure divenuto dopo due partite e due set di un equilibrio molto altalenante, ha regalato dei 20 minuti finali di fuoco. Polonia e Norvegia si sono date battaglia fino a un 10-8 al super tiebreak che ha sorriso alla nazionale biancorossa guidata, come sempre ormai, da Iga […]
di CONTROBREAK – La settimana a BastaRd si preannunciava carica di sorprese e così è stata fin dal primissimo istante in cui sabato abbiamo visto la grande arena dall’esterno. Da pelle d’oca. I 400 metri d’impianto si palesavano di fronte ai nostri occhi illuminati da spotlights in perenne movimento.
Gli elicotteri volava sopra le nostre teste per garantire l’assoluta sicurezza contro gli invasati di Federer che si aggirano per la città ormai da giorni. Al lato della struttura, una scultura in marmo alta quasi 200 metri di Soderling con le sembianze di Nettuno (foto al lato). Uno spettacolo senza eguali. Noi avevamo il passaggio attraverso l’ingresso VIP, che fortunatamente non aveva trappole, mentre invece quello per il pubblico era dotato di una ghigliottina che in istanti casuali faceva cadere una lama di una tonnellata sul cancello. Soderling ha poi spiegato che quella meraviglia non era stata progetta solo per un suo personale divertimento, ma per permettere anche ai ritardatari di poter trovare posto nell’arena, visto che erano in overbooking dalla vittoria di Stakhovsky a Wimbledon.
Ma la nostra più grande sorpresa è stata quando, entrati nel corridoio che portava al campo, abbiamo scoperto che per le 19 era prevista una serata benefica dedicata alla raccolta fondi delle cosiddette “vedove di Soderling”. Facile da intuire fossero le donne che avevano perso il marito, capitato per svariati e ignoti motivi sotto le mani dello svedese. E non è tutto, perché durante la festa si sarebbe giocato un incontro di esibizione: Lopez-Tomic! Il ché spiega moltissime cose sulla loro assenza nella lista degli 8 eletti compassionevoli dell’anno. Abbiamo infatti scoperto che lo spagnolo è stato escluso dalla rosa in quanto, avendo a BastaRd sorteggi seri e non pilotati, come negli altri tornei ATP o ITF, c’era la possibilità che Feliciano capitasse nel girone di Verdasco e, vista l’amicizia intima dei due, potessero “truccare” qualche risultato per trarne vantaggio. Quindi per ovvi meriti superiori si è optato solo per Nando. Per quanto riguarda l’assenza di Tomic invece ci sono più motivi, primo su tutti la stupidità incallita. Secondo perché visto lo scempio fatto l’anno scorso, si è evitato di riproporlo. Terzo perché era sufficiente Soderling a creare vittime tra il pubblico, non era necessario far entrare nello stadio anche mister John, il delicato padre dell’australiano, che comunque era ospite di Robin per tutta la durata dell’evento.
Mentre i 150 anelli si riempivano in attesa della serata di beneficenza, noi ne abbiamo approfittato per fare un giro nel campo e poter vedere di persona le novità. Ovviamente il tetto apribile non manca, anzi quest’anno hanno accelerato la chiusura, che ora si aggira attorno all’ora e 10 minuti. Un progresso notevole. La superficie del campo è in erba, procurata direttamente da Soderling e piantata da lui personalmente sulla terra gialla dello scorso anno. Leggende narrano che all’annuncio del campo in erba Dustin Brown avesse chiesto in ginocchio una WC, non accolta dal Gran Consiglio Supremo della Compassione. Ai bordi, oltre al solito fossato con gli alligatori e le tigri per smaltire i corpi di chi si butta dagli anelli alti in preda alla foga del match, ci sono delle piante carnivore mortali che ogni giorno vanno sfamate. Sicuramente non ci sarà problema a trovare il cibo. Abbiamo trovato qualche ciuffo di carota in un lato di campo, ma di questo ci informeremo poi. Interessante invece l’occhio di falco di ultima generazione adottato, che con un laser mortale disegna direttamente sull’erba l’impronta della palla.
Ma la vera attrattiva è la Torre d’avorio posta sul lato sud del campo, dove Soderling risiederà durante le partite. Al piano più basso invece c’è lo studio di Sky Svezia dove lavoreranno Meloccaro e Ljubicic. Emiliano Severoni, Lorenzo Di Caprio e i ragazzi di We Cannot Be Serious avranno libertà sul campo e gli spogliatoi per fare le loro cose, mentre Luigi Ansaloni avrà l’accesso all’esclusivissima tribuna stampa composta da un solo posto. Noi due invece saremo in compagnia di Pietro Nicolodi, chiamato per il commento dei match, in un bugigattolo posto a cento metri d’altezza (per vedere bene) e raggiungibile solo con una scala di corde che alla base presenta delle punte in acciaio di cinque metri, in modo che in caso di caduta non ci sia scampo. Noi facciamo questo ed altro per il Master della Compassione!
E proprio mentre tastavamo la scomodità del cabinotto, Soderling ha obbligato tutti gli altri della combriccola a entrarci perché da lì a poco sarebbe partita l’esibizione della compassione tra Lopez e Tomic. Ci siamo quindi trovati in più di dieci persone in una stanza di circa due metri quadrati per vedere lo scempio. Molto comodo.
Lopez e Tomic sono entrati in campo belli carichi pronti a rifarsi dopo il match forse più compassione del 2013, giocato al primo turno di Bercy. Si pensi che dal giorno qualcuno non ha ancora smesso di piangere. Arbitro per l’occasione, il maestro Stefan Edberg. L’incontro è partito coi soliti ritmi pimpanti dell’australiano: 86 scambi per il primo 15, seguito dal suo gioco talmente facile che ha fatto 4 gratuiti e subito perso il servizio. Effettivamente gioca facile. Per l’avversario. E’ quindi giunto il momento di Lopez alla battuta, che come abbiamo più volte notato, quando deve fare un servizio, si muove al rallentatore come un film anni ’80 di Jerry Calà quando ricordano le “cose belle dell’estate”. Infatti sul retro del campo dello spagnolo hanno montato per l’occasione una piscina, nella quale immergersi e poi uscire lentamente prima di ogni servizio simulando la spiaggia e il mare. In pratica per fare due giochi e qualche 15 è passata più di mezz’ora e c’era Edberg mezzo appisolato e Soderling impaziente perché doveva portare Olivia a nanna.
La tiritera è andata avanti per un’altra ora e mezza durante la quale si erano giocati tre games, di cui uno invalidato perché nel mentre si era suicidato uno dalle tribune alte e un alligatore del fossato era entrato in campo. Stefan era ormai in coma e dal pubblico si è sollevato un russare collettivo talmente potente che si pensava ci fosse un principio di terremoto. Così Soderling spazientito ha preso due racchette, svegliato Edberg, mandato Lopez e Tomic dall’altro lato del campo e ha fatto partire un doppio nel quale hanno vietato ai due compassionevoli di servire. Morale della favola, in 20 minuti il match si è portato 6-0 5-0 e 40-0 per la coppia svedese. Il pubblico era ormai in delirio perché era stato finalmente riesumato IL tennis, ma proprio mentre Stefan si apprestava a battere una sua seconda assassina, si è sentita una voce provenire dal pubblico accompagnato da un rombo di motore “Stooooooop!!!!”. Era Judy Murray, che non potendo resistere alla visione del suo Deliciano perdere, si è catapultata a salvare la situazione. Caricato in sella, è rimasto solo Tomic in campo,
Soderling ha dato ad Edberg una sua pallina RS esplosiva e da qui facile intuire il finale. Un tripudio di folla ha salutato il maestro Stefan mentre abbandonava l’arena e dopo aver preso il microfono, Soderling ha dato l’appuntamento a lunedì 18 alle ore 15 per l’inizio del torneo, promettendo che quanto visto in giornata sarebbe stato niente a confronto.
Con le lacrime agli occhi a causa dell’orticello di cipolle proprio sul passaggio che conduceva all’esterno, abbiamo abbandonato l’arena e siamo tornati all’albergo col cuore pieno di speranze per la settimana che avremmo dovuto affrontare. Ieri abbiamo avuto una giornata libera per poter assistere alla compassione della Serbia in Davis e vedere come Stepanek sia veramente in forma per partecipare al Master della Compassione. E’ un vero peccato sia solo alternate, speriamo vivamente che riesca a fare una sua comparsa per mostrarci tutta la sua bellezza. Oggi invece è il gran giorno, si parte alle 15 col gruppo Fashion e gli abbinamenti Verdasco-Benneteau e Almagro-Gulbis. Non stiamo più nella pelle!