Master della Compassione, l'ANSA-loni: Day 2. Faccia a faccia con Roger Federer

Dalla sala stampa del Master della Compassione di BastaRd, LUIGI ANSALONI – L’intervista a Roger Federer in quel di BastaRd è partita in ritardo. Il torneo e tutti i giornalisti si sono fermati per ammirare l’ultimo capolavoro di Gulbis. Che non è un dritto, un rovescio o un colpo della Madonna bensì la sua prima fatica letteraria: “Cinquanta sfumature di figa“. Verdasco era in prima fila ad applaudire il lavoro del lettone, e in mano aveva un flaconcino di shampoo. Ha spiegato che senza sarebbe perso. Lo ha pubblicizzato in Spagna, e tutto il paese iberico ne è andato pazzo. 

Quando siamo tornati in sala stampa, ad attenderci al posto di Federer c’era Dimitrov. Stupito, ho chiesto: “Oh Grigor, con te parliamo dopo, ora aspettiamo Federer“. “Ma io sono Federer!“, ha insistito il bulgaro. Novantacinque minuti di discussione e di opera di convincimento dopo, il signor Sharapova si è convinto a non essere svizzero e si è tolto dai…racchettoni.

Federer, quello vero, è arrivato tra rulli di trombe e squilli di tamburi… forse era il contrario, vabbè… comunque. Taccuino in mano, mentre cercavo la penna mi sono accorto che al posto di tale oggetto nel taschino della giacca c’era in realtà una capsula della Capsule Corporation. Stupito, pensai: “Ok, siamo a BastaRd, ma porcogiuda non può esistere una roba così, mica sono Vegeta!“. Al solo nome del principe dei Sayan, ecco spuntare Giorgio Vanni con microfono in mano: “L’oscuritàààà splendenteeee diverrà con teeeeee… perché… la tua fiamma oramai è più ardente che mai“. Un brutto spettacolo, insomma. Comunque, essendo molto appassionato di Dragon Ball, seguì le istruzioni della mente: click e poi la capsula a terra. Fatto. E voilà. Mi spuntò la Capobianco con i capelli blu stile Bulma. Mica poteva perdersi un’intervista one-to-one a Federer. Lo stesso Roger, di fronte a tale spettacolo, è rimasto un po’ basito: “Credevo di essere l’unico al mondo a poter far apparire dal nulla la ge… Grigor, smettila di toccarmi il culo perMestesso! (credo volesse dire “Per Dio” Ndr)”.

A: Roger, sai che quello che prova Dimitrov per te è un po’ strano vero?
F: Ormai ci ho fatto l’abitudine. Per fortuna che Masha mi aiuta sotto quel punto di vista.

In che senso?
No no, che hai capito! Mi aiuta a… NADAL!!!!!

Nadal?
No, niente… dicevo, mi aiuta a tenere buono Dimitrov fisicamente. Lo sfrutta a dovere, come un vecchio ronzino da monta (cit.)

Ma perché hai detto Nadal poco fa, dal nulla?
Altra domanda, per favore

Va bene… parlaci della tua partecipazione al Master della Compassione. Va bene che il tuo 2013 lo spiegherebbe già da solo, ma potevi anche rifiutare
See rifiutare (cit.)… Sei pazzo? Robin mi ha chiamato e mi ha detto: “Senti, faccia da Emmenthal, lo sai che senza di me Parigi 2009 lo vincevi solo giocando all’Xbox o alla Wii vero? Quindi, muoviti il sedere e arricampati (cit cit.)

Ha detto proprio arricampati?
Si, in svedese vuol dire: “Gentilmente non te lo fare ripetere due volte o le conseguenze saranno terribili”.

Strano, credevo fosse una parola siciliana. Comunque… scusa, perché Dimitrov è appeso ad un palo che fa lo streaptease?
Non lo so, fa sempre così. Gli ho pure detto che mi mette in imbarazzo di fronte gli estranei…

Ah, solo di fronte gli estranei?
Ma sì, quando siamo soli non fa mica così, è più cerebrale. Parla, pensa, ascolta. Mi dice “un giorno diventerò forte come te!”, ed io “si, si, certo, come no Grigor, ci mancherebbe!”. Poi quando vede gente si scatena e fa vedere l’addominale.

Caspita, sembra Verdasco
Chi?

Come chi, Fernando Verdasco, il tuo collega spagnolo che sta partecipando al Master della Compassione
Ah, non era Antonio Banderas quello?

No Roger. Ormai Antonio fa le pubblicità del Mulino Bianco… Ma che fai (Si nasconde dietro la sedia ndr)?
Niente, mi sembrava di aver visto Nadal.

Ma lo vedi dappertutto proprio! Senti, non vorrei farti una domanda scomoda, ma chi sarà il tuo prossimo allenatore? Ci daresti un’esclusiva mica da ridere
Non lo posso dire, ma qualcuno lo sa già (Occhiolino alla Capobianco ndr)…

Cosa ti aspetti da questo Master della Compassione?
Mi aspetto di vincere. Voglio vincere. Sono competitivo e posso farcela. Poi non partecipa Nadal no?

No Roger, Rafa non partecipa…
Meglio così…

Ma è proprio la tua ossessione!
No, non è un’ossessione. Non diciamo fesserie. Anche perché quando si tratta di giocare a tennis, non mi batte mai!

Veramente state 22-10 nei confronti diretti, a suo favore…
Le statistiche ognuno le vede a modo suo. Se ci sfidiamo a fare la Carbonara, vinco sicuro io. Quindi, è questione di prospettive… Ora scusate, devo andare. Grigor ha bisogno di essere unto per dare il meglio di sé. Almeno, così dice Masha… Vi prometto che vi concederò un’altra intervista esclusiva

E con questa promessa, da BastaRd è tutto. Per ora.

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