Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
Di Diego Barbiani
Juan Martin Del Potro ha dichiarato che non prenderà parte alla sfida che vedrà opposte Argentina ed Italia nel primo turno di Coppa Davis del 2014. L’incontro tra le due nazionali, in programma in Sud-America tra il 31 Gennaio ed il 2 Febbraio, perde quindi il protagonista più atteso, soprattutto per quello che riguarda i tifosi dell’albiceleste.
Il giocatore ha motivato questa sua decisione dichiarando di non aver mai ricevuto contatti con Arturo Grimaldi, presidente della AAT (la Federazione Argentina), né con Martin Jaite, attuale capitano e suo “nemico” per il rapporto professionale con David Nalbandian con cui ci sono stati parecchi diverbi, sulla scelta della sede, della superficie e della possibilità di un cambio nel ruolo di capitano.
Lo stesso Grimaldi aveva dichiarato, poco prima che iniziasse il Master a Londra, di non voler mettere pressione all’argentino, di volerlo contattare al termine dell’evento per lasciarlo concentrato. A posteriori, la sua scelta potrebbe essersi ritorta contro.
Non è tabù dire che con Del Potro o senza Del Potro gli equilibri della sfida possono variare, ad iniziare dalla superficie che verrà scelta dalla nazione ospitante. Con il n.5 del mondo si poteva pensare ad un campo in cemento, possibilmente con una superficie rapida. Ora invece gli scenari spingono verso una più tradizionale terra battuta. La città prescelta sarà Mar del Plata, dove al Polideportivo Islas Marinas i padroni di casa persero incredibilmente la finale del 2008 contro la Spagna. Lo stadio, verosimilmente, sarà però il Pantinodromo, dove è possibile giocare sulla terra battuta.
Con la rinuncia del loro giocatore più rappresentativo, non godranno più dei favori del pronostico, visto anche il recente addio di David Nalbandian. Nel giro di un mese gli argentini hanno perso le loro punte di diamante ed ora il capitano avrà a che fare con una formazione rimaneggiata e scelte quasi obbligate: Juan Monaco e Carlos Berlocq per i singolari, Horacio Zeballos ed uno tra Leonardo Mayer ed Eduardo Schwank per il doppio. L’unico che potrebbe inserirsi a sorpresa è Federico Delbonis, attuale n.55 del mondo ma che, dopo Amburgo, non ha più dato segni di vita.