di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Di ROSSANA CAPOBIANCO – Stan Wawrinka batte 6-3 6-7 6-3 Tomas Berdych all’esordio alle ATP World Tour Finals mostrando brillantezza di gioco e vincendo l’emozione. Deludente prestazione del ceco, apparso opaco e poco propositivo. Nadal e Ferrer (nello stesso girone) giocheranno domani. Intanto Federer vince per l’11esima volta di fila l’ATP Fans Favorite Award e per la nona lo Stefan Edberg Sportmanships Award (votato dai colleghi).
Non facile iniziare le World Tour Finals per primo; ancor peggio, inaugurarle la prima volta che le giochi in carriera. E la prima partita che giochi è la più “abbordabile” del tuo girone, una partita equilibrata e fondamentale per la sopravvivenza contro Tomas Berdych (gli altri del tuo girone sono Nadal e Ferrer).
Stanislas Wawrinka entra in campo, nel solito buio della O2 Arena, visibilmente emozionato: stringe la mano al bimbo che lo aspetta per accompagnarlo e forse nemmeno sente il boato del tifo svizzero (presente in massa in questi giorni a Londra) che lo accoglie. E’ emozionato ma anche concentrato; nel suo box, oltre al coach Magnus Norman, anche Severin Luthi e Pierre Paganini: una vera e propria squadra di Davis, insomma.
Berdych però è più teso di lui: teso e fisicamente spento, come spesso gli è capitato in queste settimane. Lo svizzero parte forte alla battuta, perdendo pochissimi punti. A rimbalzo il ceco difetta invece di footwork e di aggressività: la partita la fa Wawrinka, che deve aspettare il sesto gioco per strappare il servizio all’avversario, in un set che avrebbe dovuto essere più netto per lui.
Invece al momento di chiudere il parziale, forse troppo comprensibilmente, lo svizzero di Losanna si tende troppo e regala qualche occasione a Berdych che in tutto il set metterà a segno appena tre vincenti, ma riesce comunque a capitalizzare tutto lo sforzo messo in campo nei primi trentacinque minuti.
Il ceco alza la percentuale delle prime di servizio nel secondo parziale e la partita si fa finalmente equilibrata: entrambi giocano puliti, più vincenti che errori, ma l’impressione è sempre quella che Wawrinka abbia dalla sua una grinta e una voglia di vincere maggiore rispetto all’avversario. Sul 4-3 per Berdych lo svizzero si trova sotto 0-40 ma annulla con coraggio e prime di servizio tre palle break che avrebbero quasi sicuramente voluto dire terzo set. Il terzo set arriva lo stesso però, perché Wawrinka gioca un tie-break agghiacciante in cui non ne becca mezza, letteralmente parlando: 7 punti a 0 Berdych ed è tutto da rifare per lo svizzero.
Le armi sono però impari: Wawrinka continua a spingere da fondo, Berdych si tiene in piedi praticamente solo col servizio. Che non basta. Lo svizzero brekka nel quarto gioco (lunghissimo) e conferma nel quinto. Col dritto oggi ha scardinato ogni difesa ceca.
Chiude con un po’ di patema ma meritandosi il primo successo al Master all’esordio. Nadal e Ferrer sono avvisati.