Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
Che fine ha fatto Marin Cilic? Il croato, coinvolto nello scorso Luglio in un’intricatissima vicenda di doping dai risvolti non ancora chiari, è assente dai campi da gioco dallo scorso torneo di Wimbledon. in quella circostanza dopo aver vinto il suo match di primo turno diede forfait al secondo.
All’inizio sembrava un semplice infortunio che non gli aveva permesso di scendere in campo. Poi, un mese più tardi, i media croati diffusero la notizia che sotto la scusa del problema muscolare si nascondesse qualcosa di più grave: una squalifica per doping su cui l’ITF avrebbe cercato di tenere nascosta la voce. Il tutto perché il doping nel tennis non esiste secondo i vertici dell’ITF, che cercano di tutelare i propri interessi nascondendo certe situazioni complicate (come il caso di Agassi, rivelato poi dallo stesso americano nel suo libro “Open”).
La parola ‘silent-ban‘ prima ritenuta tabù da molti, come se paragonabile ad una bestemmia, di colpo era diventata un’ombra persistente. Il caso di Cilic, poi confermato dalle parole del suo ex allenatore Bob Brett secondo il quale il croato gli avrebbe confermato di aver ingerito una sostanza proibita contenuta in una barretta di glucosio, rischia di essere una miccia importante.
Marin manca dalle competizioni dal 24 di Giugno. il 26 ricevette il presunto avviso dalla Federazione Internazionale. Secondo il sito croato che ha sparso la voce della sua squalifica, la durata complessiva sarebbe di tre mesi. All’inizio si pensava che il periodo da cui iniziavano i tre mesi potesse essere dal giorno del controllo, avvenuto a Monaco di Baviera ad inizio Maggio, quindi per essere di nuovo in campo in uno dei due Master1000 Nord-Americani di Agosto. Così non è stato, quindi entra in gioco la seconda opzione: i tre mesi effettivi di stop iniziano dal momento in cui il croato è venuto a conoscenza della squalifica, quindi dal 26 di Giugno.
Se così fosse, per lui ci sarebbero ancora due settimane di stop forzato. Il problema è che né da lui né dal suo clan sono uscite indiscrezioni circa il suo effettivo rientro, neppure dichiarazioni a proposito di questo argomento o altro. Mancano solo quindici giorni, eppure sembra che Cilic sia scomparso. Ed il mistero si infittisce.