Djokovic replica a Quinzi: «L’antidoping? Sanno dove trovarmi»

Novak Djokovic ha replicato alle dichiarazioni di Gianluigi Quinzi sul doping, mostrandosi piuttosto stupito di quanto detto dal giovanissimo talento azzurro.

In sostanza,la settimana scorsa il 17enne marchigiano, recente vincitore del torneo junior di Wimbledon, aveva espresso nel corso di un’intervista rilasciata a Sport Mediaset i suoi dubbi sui controlli antidoping per i giocatori di vertice, spiegando di avere la sensazione che si tenda a «beccare sempre i pesci piccoli». In particolare Quinzi, pur non puntando il dito verso nessuno e con le dovute precisazioni, aveva citato proprio Djokovic: «A volte mi vengono dei dubbi su alcune situazioni, come quando Djokovic in Australia ha giocato per cinque ore e il giorno dopo ha fatto altrettanto. Non sto dicendo che Nole o altri tennisti in particolare si dopino, questo non lo so. Ma a me vengono dei dubbi, quando vedo certi recuperi incredibili».Alla vigilia del Master 1000 di Montreal, nel quale sarà chiamato a difendere il titolo, è giunta la risposta del numero uno del mondo. «Ha detto così? Non saprei che rispondere. L’antidoping svolge una funzione importante, io sono sempre a disposizione e non mi nascondo. Sanno sempre dove trovarmi». Djokovic ha parlato poi brevemente delle dichiarazioni di suo padre Srdjan, che ha avuto parole di fuoco, sotto il punto di vista umano, per Roger Federer e Rafael Nadal. «Mi dispiace che abbia attaccato diversi giocatori. Posso solo dire che non sono responsabile di quello che ha detto».

 

 

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