20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
Un derby più che mai combattuto ha regalato a Milos Raonic la prima finale Master 1000 in carriera e, da lunedì, l’ingresso fra i top ten del ranking mondiale. Quella odierna è stata davvero una giornata di festa per Raonic e, più in generale, per il Canada. A Montreal il 22enne nato a Podgorica (in Montenegro) ha battuto in una storica semi il connazionale Vasek Pospisil con il punteggio di 64 16 76(4) in due ore e sedici minuti.
I due erano al quinto confronto diretto ufficiale, ma solo il primo nel Tour maggiore: i precedenti, infatti, avevano avuto luogo in tre Future (tra il 2009 e il 2010, con altrettanti successi di Vasek) e in un Challenger (nel luglio 2010 a Lexington, quando era stato Milos a prevalere). All’epoca dell’ultimo head to head Pospisil era numero 311 ATP e Raonic n. 267: oggi si sono affacciati alla sfida, rispettivamente, da n. 71 e n. 13, ma da lunedì l’uno sarà intorno al 40esimo posto e l’altro, come detto, farà breccia tra i primi dieci. Insomma, il 10 agosto 2013 resterà una data indelebile nella storia del tennis canadese.
Il match odierno pareva decisamente indirizzato dalla parte del favoritissimo Milos, che si è aggiudicato il primo set grazie all’unico break ottenuto nel quinto game (dopo che sul 2 pari era stato lui a salvarsi per tre volte sulla propria battuta). Nel secondo parziale, però, Pospisil è salito clamorosamente, rifilando al più blasonato compagno di Davis un inappellabile 61. Alla fine del set Raonic si è concesso un lungo toilet break, come già fatto in occasione della sfida con Gulbis. Al rientro, frazione decisiva in grande equilibrio: non si sono registrate chance di togliere il servizio né da una né dall’altra parte, per cui logica è stata la conclusione al tie-break. Qui Raonic si è involato sul 3-0 (con due minibreak di scarto), è stato raggiunto sul 3 pari, ma si è di nuovo staccato sul 5-3, per chiudere 7-4.
Nell’arco della sfida è stato Pospisil a giocare meglio, conquistando il maggior numero di punti (100 contro 92) e realizzando più ace (14 a 9) e meno doppi falli (3 a 5). Raonic, però, come spesso accade nel tennis, ha fatto la differenza aggiudicandosi i punti giusti al momento giusto. Per lui match clou di lusso contro Novak Djokovic o Rafael Nadal.