di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
da Umago, VALENTINA CLEMENTE
La notizia è esplosa nel cuore della notte croata, Victor Troicki è stato sospeso per 18 mesi, fino a gennaio 2015, dall’ITF per essersi rifiutato di donare del sangue durante i controlli antidoping nel corso del torneo di Monte Carlo lo scorso aprile. La questione è molto più complessa di un semplice caso antidoping, perché il giocatore serbo nell’occasione ha eseguito i controlli a metà, accordando quelli legati alle urine e rifiutando quelli del sangue, per motivi di salute, pensando di poter effettuare l’esame il giorno seguente.
Questo in quanto, a seguito di specifica domanda al dottore incaricato, si sarebbe sentito rispondere in maniera affermativa. E da qui nasce la questione, il dibatto e il ricorso, a cui stanno già pensando lui e il suo manager. A breve giro dall’email dell’ITF, è stata indetta una conferenza proprio da Troicki, uscito sconfitto dal torneo croato, e dal suo manager.
Il tennista serbo è giunto in sala visibilmente provato ed ha lasciato spazio e parola Corrado Tschabuschnig (il manager) che è apparso combattivo, difendendo da subito il suo assistito.
“Abbiamo convocato questa conferenza, perché siamo rimasti sorpresi dalla decisione dell’ITF. Non possiamo scendere in dettagli perché il procedimento è privato, ma vogliamo ricostruire la storia come l’abbiamo vissuta noi. Il 15 aprile Victor si è svegliato in condizioni non ottimali, ha fatto una colazione frugale, ed ha dimostrato segni di fatica anche nelle ore seguenti. E’ comunque sceso in campo contro Nieminen ed ha perso 6-1, 6-2. Alla fine del match è stato chiamato per i controlli antidoping, urina e sangue; lui si sentiva molto male, quindi si è recato al centro antidoping dove ha trovato un medico molto comprensivo, che gli ha dato il via libera per eseguire il controllo del sangue il giorno seguente, spiegando ovviamente in una nota le motivazioni del rinvio. Fortunatamente il suo coach è arrivato nella stanza proprio in quel momento ed ha potuto assistere alla conversazione”.
“Ora aspettiamo lo sviluppo di questa storia – ha proseguito il manager – anche perché non capiamo il perché di questa sentenza, probabilmente è stata fatta molta pressione sul medico in questione e pensiamo che abbia voltato le spalle a Victor. Troicki è pulito al 100% ed è per questo che abbiamo voluto fare questa conferenza. Lui ha sempre eseguito i suoi test e siamo davvero sorpresi, perché quando abbiamo ricevuto la notifica questa portava il fatto che lui si era rifiutato di dare la sacca di sangue, ma in realtà non è così”.
“Parlo per lui perché sta vivendo un momento davvero difficile – ha concluso poi il manager – lui è un professionista e non farebbe mai queste cose. Lui ha detto chiaramente come sono andate le cose ed io sono convinto che vinceremo la seconda parte di questa sfida. Siamo pronti ad andare a Losanna appena possibile. Di certo non sappiamo i tempi, perché è estate ed è più difficile con i tempi e il Tas in questo momento è pieno di lavoro. Ma noi siamo sicuri che non troveranno nulla, perché non c’è nulla da trovare”.
Da parte sua Troicki ha espresso poche parole, segnate da un volto teso e quasi rigato dalle lacrime: “Questo è il momento più difficile della mia carriera e della mia vita, so che sono pulito e che non ho infranto nessuna regola seguendo gli ordini del medico. Non ho mai preso sostanze proibite in vita mia e mai mi è passato per la testa di farlo. La verità è che ho saputo solo tre giorni dopo che avrei potuto avere problemi e per me e per la mia famiglia è iniziato un incubo. Sono davvero provato in questo momento e non so cosa dire…ma non penso che sia giusto che loro mi abbiano trattato in questo modo”.
In attesa della sentenza, c’è una piccola discordanza sulla data del test eseguito poi da Troicki, in quanto il suo manager ha affermato il giorno successivo e lui tre giorni dopo. Sul comunicato ufficiale appena rilasciato, il tennista afferma di aver eseguito i controlli il giorno seguente e che entrambi sono risultati negativi. Vicini al serbo il suo connazionale Novak Djokovic e il compagno di doppio Andreas Seppi, ancora in corsa nel torneo.