Federer: «Sono qui da solo, Mirka mi ha spinto a venire. Gioco per vincere i tornei»

TENNIS – INTERNAZIONALI D’ITALIA – Lo svizzero, atterrato ieri a Roma, si è già allenato due volte al Foro Italico, oggi insieme a Stefano Travaglia, emozionato di fare questa esperienza. In conferenza stampa ha parlato dei neonati, del fatto che siano nati prima del previsto, di Mirka che lo ha spinto a venire a Roma e del fatto che non gli interessa che testa di serie è, lui vuole vincere ancora tornei. 

Non sembra stanco, Roger. Dopo l’allenamento di un’ora insieme a Travaglia si presenta in conferenza stampa con i capelli ancora bagnati e visibilmente in forma, bello tirato. La sala è piena, chiunque gli fa le congratulazioni. E inizia a spiegare:

«Sono venuto a Roma perché tutto va bene. Mirka sta bene, i neonati pure… è stata lei a spingermi a venire. Sono qui senza la mia famiglia, a dire il vero già mi mancano ma li rivedrò presto».

«Sono nati una settimana prima, quindi ho dovuto modificare la programmazione in corso. Mi è spiaciuto non andare a Madrid, ma quando l’ho deciso mia moglie ha iniziato ad avere le doglie e la sera sono nati. E’ stato tutto improvviso. Avevo scelto i nomi la sera prima, pensavo questa volta lo avremmo fatto prima ma ci siamo ridotti alla fine come l’ultima volta. E’ stato più difficile perché ci sono tanti nomi femminili carini, su quelli maschili sono andato un po’ a caso».

Poi parla del torneo e della possibilità di essere o meno la quarta testa di serie al Roland Garros: «A me non importa veramente essere quattro o cinque o tre. Quello che mi importa, alla fine, è vincere il torneo. Specie un torneo dello Slam. Ho avuto momenti magici in questa settimana ma il tennis è sempre presente e io sarò sempre nel tour. Sarà difficile? Certo, ma sicuramente lo è stato di più la prima volta che non avevamo esperienza in merito».

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