Atp Finals Londra. Nadal: «Sono contento, ho concesso di meno che a Bercy»

Dal nostro inviato a Londra, Diego Barbiani

Rafael Nadal, vincitore 6-3 6-2 su David Ferrer, si è presentato in conferenza stampa con sguardo sorridente. Gli è stato chiesto cosa fosse cambiato rispetto a tre giorni fa quando si sono incrociati in semifinale al torneo di Bercy. «Forse lui era solo più stanco. Io invece ho giocato meglio, più accorto. Non ho concesso le stesse occasioni».

Sempre riguardo a quell’incontro ha anche aggiunto: «A Parigi David ha fatto molti punti con i primi colpi in uscita dal servizio, oggi ho saputo contrastarlo sotto questo punto di vista. Ho variato spesso, inoltre, la direzione della mia prima di servizio».

Gli è stato chiesto un parere circa la superficie della O2 Arena, giudicata da molti troppo lenta rispetto a quella di Parigi. «Il campo è più lento rispetto a quello di Bercy, ma non è un problema. Non è troppo lento. La palla rimbalza comunque più alta e questo da modo a noi giocatori di non dover attaccare su ogni colpo».

E’ già tempo di parlare di qualificazione? Non ancora. «E’ solo la prima gara – ha detto – devo continuare a giocare così per sperare nell’approdo in semifinale. Con Wawrinka e Bercyh sarà dura, dovrò dare il massimo. Vediamo».

Le condizioni indoor non sono le migliori per lo spagnolo, ma per quale motivo? «La luce del sole» risponde sorridendo. Ripreso un tono più serio ha spiegato come dipenda da «come colpisco la palla, il suono che avverto ed altre cose. Offro più possibilità al mio avversario di fare vincenti». Detto questo, però, «non è vero che preferisco le superfici lente, mi piacciono molto anche quelle veloci. Lo dimostra il fatto che io abbia trionfato a Montreal per due volte, a Cincinnati, ad Indian Wells».

Una parentesi è stata aperta sulla riduzione della pena a Troicki. Nadal non si è sbilanciato, visto che ha ammesso lui stesso di aver conosciuto meglio la situazione solo durante il torneo di Shanghai. «Credo nella bontà di Viktor, è un bravo ragazzo. Non conosco però bene la situazione e cosa possa essere successo con la dottoressa».

Gli è stato chiesto se dopo aver trionfato a San Paolo avesse mai immaginato di essere, ad oggi, ad una sola vittoria dall’essere n.1 fino all’inizio della prossima stagione. «Quando uno si allena duramente sette giorni su sette il suo unico obiettivo è quello di essere n.1. Domani dovrò subito tornare in campo, va bene così. E’ come un normale torneo al meglio dei tre set, inoltre potrò confermare le buone sensazioni che ho avuto oggi».

Ferrer invece era più amareggiato. «Oggi non è stata la mia giornata mentre Rafa ha giocato molto bene, solido e concentrato. Ero un po’ stanco, sto giocando da sette settimane, ho avuto solo un giorno di riposo tra la finale di Parigi ed oggi, ma non voglio che sia una scusa. Ho avuto partite molto difficili a Bercy dai quarti di finale in poi. Oggi non ho trovato il mio gioco fin dall’inizio».

Sulle condizioni del campo, invece, David si è esposto in maniera diversa: «Le condizioni sembrano molto simili a quelle di Bercy».

Tornando alla sua condizione fisica ha aggiunto: «Per giocare ed avere possibilità contro Nadal, Djokovic, ma anche Federer e Murray devo essere al massimo. Oggi non è stato così. Meno male che è successo durante il Round Robin, ho subito l’opportunità per rimettermi in corsa».

Anche per lui c’è stata una domanda sulla riduzione della squalifica a Troicki: «Non lo conosco personalmente, però penso che lui dica la verità. Il tennis è uno sport tra i più puliti che io conosca. Sarà un anno duro per lui, ma ha tutto il mio appoggio».

Poi ha concluso: «Ora voglio pensare esclusivamente al match contro Berdych, tutti qui siamo stanchi dopo un anno così difficile. Oggi è una brutta giornata per me, tutto qui».

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