Atp Finals Londra: Nadal soddisfatto del n.1, Wawrinka polemico verso zio Toni

Dal nostro inviato a Londra, Diego Barbiani.

Sono le vittorie importanti che segnano poi il percorso di un giocatore. Come quella odierna di Rafael Nadal, certo di terminare la stagione alla prima posizione mondiale. E’ un risultato per lui eccezionale, perché come ha sottolineato in conferenza stampa «ho vinto due Slam e cinque Master1000, ma ho fatto zero punti tra Melbourne, Wimbledon (10, in realtà, ndr) e Miami. Non voleva essere questo il mio obiettivo ad inizio stagione, ma lo è diventato dopo il trionfo di New York, quando ho capito di potercela davvero fare.

E’ la cosa più bella che mi sia accaduta in carriera, poter tornare al n.1 dopo tre stagioni e confermarlo al termine di una iniziata in un volo a Vina del Mar dove non stavo al 100% e non avevo belle sensazioni. Sono davvero contento per tutto ciò».

Proiettandosi al 2014, Nadal afferma che non vuole «lottare per il numero uno, perché – ha detto – non è questo il mio vero obiettivo. Io voglio essere in grado di competere fin dall’Australian Open per vincere ogni partita nei tornei importanti. Quest anno ho conquistato la prima posizione del mondo perché ho vinto tanto, ma non ho mai messo questo come obiettivo principale». Una parentesi doverosa è stata aperta ancora sulla sua situazione di dodici mesi fa. «Cercavo solo di rimanere tranquillo e cercare qualche rimedio per il mio ginocchio, lavorare duramente ogni giorno per fare in modo di tornare competitivo. Ce l’ho fatta» ed accenna ad un sorriso. «Posso solo ringraziare tutti i miei fan. Il loro sostegno durante i tornei, durante ogni partita, è stato molto importante per me. Grazie ancora».

Ad un giornalista che gli chiedeva un possibile confronto tra il periodo di pausa che ha avuto lui nella seconda metà del 2012 e quello che sta attraversando Andy Murray ha risposto: «No, davvero non possono essere paragonate. Io ho trascorso giorni, settimane, mesi senza sapere se potevo tornare. Andy non è nella mia situazione, lui sa che per l’Australian Open potrebbe già essere pronto per il rientro»

Doveroso, poi, menzionare l’avversario odierno. Stanislas Wawrinka è stato ancora molto vicino nel punteggio, ha disputato un altro grande match ma alla fine non ha saputo approfittarne. Nadal comunque ha voluto rendergli il giusto merito: «Stan è un grande avversario, sono davero contento per lui. Tutto il successo che sta avendo è assolutamente meritato. E’ molto difficile giocare contro di lui, su ogni superficie. E’ dotato di ottimi colpi, veloci, ed ogni sfida contro di lui è complicata». Commentando le fasi del match, ha aggiunto anche: «Ho giocato un punto meraviglioso verso la fine del primo tie-break. Un lob che neppure io so come son riuscito a metterlo in quello spicchio di campo. Poi lui è stato davvero sfortunato nel punto seguente. Il secondo set è stato simile, avevo ancora un break di vantaggio poi il tie-break si è deciso sempre su pochi punti. Ho giocato con la giusta determinazione, ho aggredito bene e credo di essermi meritato la vittoria».

Tantissima la delusione, invece, per Wawrinka. Lo svizzero è giunto in sala stampa visibilmente provato da un pianto scrosciante conclusosi poco prima. Non era facile per lui trovarsi a rispondere del dodicesimo match consecutivo perso senza mai un set ottenuto nonostante molte volte abbia giocato partite intense, molto combattute, ed anche oggi abbia avuto un set point a favore. «Devo riuscire a trarre tutte le cose positive da questa giornata, ma sono molto dispiaciuto. Ho avuto tante chance ma anche la sensazione di non poter cambiare l’esito dell’incontro. Ho giocato un grande tennis, ma sono mancato nei momenti importanti. E’ difficile per me giocare contro di lui».

Ha rivelato poi che nel secondo set era molto infastidito dall’atteggiamento di Toni Nadal, che continuava a parlare con il nipote in campo. «Non ho nulla contro Nadal. Sappiamo bene tutti però che Toni durante le partite è solito parlare con Rafa e quando è troppo è troppo. Oggi non ero assolutamente contento della sua decisione di non dargli il secondo warning solo perché lui è Nadal. Queste però sono le regole».

Alla domanda se scendere continuamente a rete fosse una tattica particolare da usare contro Nadal, Wawrinka ha risposto: «No, ma giocando indoor mi impongo di essere più aggressivo. Contro Nadal però mi è difficile. Lui gioca meglio di me, ha vinto tornei importanti come gli Slam e per lui è normale quando i punti nel match si fanno importanti. Comunque non rimpiango alcune scelte tattiche, come il dritto sbagliato sul 5-4 nel secondo tie-break. In definitiva, questo è stato il miglior match che abbia giocato contro di lui. Sto migliorando – ha concluso – ho avuto un’annata straordinaria ed ho vinto molti match difficili. Ora però devo solo pensare alla prossima importantissima sfida contro Ferrer, ho ancora possibilità di qualificazione, dipende solo da me».

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