Sonego fa il massimo ma non basta, prima semifinale dell’Australian Open per Shelton

[21] B. Shelton b. L. Sonego 6-4 7-5 4-6 7-6(4)

Tutto come previsto purtroppo. Lorenzo Sonego ha di nuovo inorgoglito il pubblico italiano e ha lasciato in campo tutto quello che aveva e probabilmente qualcosa in più, solo che alla fine la partita l’ha vinta Shelton in quattro set. Ad un certo punto si era fatta strada una piccola speranza, perché dopo il terzo set, conquistato grazie al solito passaggio a vuoto di Shelton – che ha ceduto un servizio in cui era avanti 40-0, nonostante Sonego faticasse per tenere i propri turni di servizio – dal niente è arrivata una palla break che poteva portarlo al quinto. Shelton ha tirato sul corpo il servizio, ha tenuto quel turno di battuta, ha resistito al momento più bello della partita di Sonego, e ha infine chiuso al tiebreak, giocato maluccio dal piemontese.

Shelton, a parte il citato scempio del decimo game del terzo set, ha giocato invece con un certo raziocinio i momenti delicati, sia la pericolosa palla break del quarto ma anche le tre palle break nel sesto game del primo set, quando ha piazzano tre prime palle.
Come previsto la vera speranza è stata che Shelton si lasciasse andare alle sin troppo frequenti amnesie che fanno da contraltare ad un grande talento e ad un certo punto sembrava che questa speranza potesse essere ben riposta. Ma oggi Ben avrà pensato che c’era troppo in gioco per giocare solo colpi estemporanei e in fondo la vera sorpresa è stata proprio questa, il gioco molto pulito e ordinato del giovane statunitense, che ha rischiato quasi niente sul suo servizio e che pazientemente ha atteso che Sonego mostrasse le sue crepe nei momenti cruciali. Nonostante una partita con pochi rimpianti, Sonego alla fine ha ceduto il passo nei momenti decisivi. Nel primo set una volée alta di rovescio non controllata; nel secondo, nonostante l’unica distrazione di Shelton avesse riportato in partita Sonego, un dritto lunghissimo, una volée non impossibile e un errore balordo su una palla altissima in recupero dell’avversario; nel tiebreak del quarto un paio di volée giocate male, smash e un dritto volato via.
In mezzo quel set vinto quasi per combinazione, ma anche un grande quarto set, con quell’opportunità già ricordata nel sesto game.

Naturalmente a Sonego vanno fatto i complimenti per aver saputo cogliere la grande opportunità di un tabellone che si è aperto grazie ai due ragazzini terribili, Fonseca e Tien, entrambi battuti da Lorenzo dopo che gli avevano fatto il favore di eliminare Rublev e Medvedev, che sarebbero stati più complicati da superare. Inoltre il miglioramento costante – soprattutto nell’attitudine, Sonego adesso sembra molto più aggressivo – potrebbe portare qualche altra soddisfazione in questo 2025, l’anno della definitiva maturità per Lorenzo.
Dal canto suo anche Shelton sta facendo vedere progressi. In questo torneo è stato sempre molto centrato e ha limitato i suoi momenti “esuberanti”, mettendoli anzi al servizio di un gioco molto solido. Giocando così di semifinali ne farà ancora parecchie, per le finali vedremo quando dall’altra parte della rete ci sarà di fronte uno più forte di Sonego, capace di approfittare anche di piccolissimi spiragli.

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