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24 Gen 2025 18:01 - Australian Open
Sabalenka a una vittoria dalla tripletta, Keys la guastafeste?
di Diego Barbiani
Sabato mattina ora italiana, non prima delle 9:30, andrà in scena la finale femminile dell’Australian Open tra la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka e la numero 14 Madison Keys, occasionalmente testa di serie numero 19 perché era la classifica all’inizio della settimana antecedente allo Slam di Melbourne terminata col successo nel WTA 500 di Adelaide.
Proprio in quest’ottica, è abbastanza significativo come siano arrivate all’atto decisivo due giocatrici che hanno già ottenuto un titolo in questa nuova stagione: Sabalenka a Brisbane, Keys (appunto) ad Adelaide. Entrambe sono a 11 vittorie consecutive nel 2025, con Madison già certa di rientrare tra le prime 10 del mondo al numero 8 (numero 7 in caso di successo).
I precedenti vedono la numero 1 del mondo avanti 4-1. L’unica sconfitta in un ottavo di finale del WTA 500 di Berlino nel 2021. L’ultimo precedente, la rocambolesca semifinale dello US Open 2023 terminata 0-6 7-6 7-6. A livello di Slam, Aryna potrebbe conquistare il suo secondo consecutivo dopo lo US Open e il terzo consecutivo non solo a Melbourne ma in generale nei Major sul cemento. L’argomento ‘tripletta’ per lei torna abbastanza, anche perché un successo sarebbe il ventunesimo consecutivo dalle parti di Melbourne Park e le permetterebbe di eguagliare in questo caso Martina Hingis, ultima giocatrice capace di infilare tre successi consecutivi da quelle parti, tra il 1997 e il 1999. Keys, invece, diventerebbe la prima statunitense negli ultimi cinque anni dopo il successo di Sofia Kenin nel 2020.
Il cammino di Madison è davvero significativo: ci sono state vittorie nette, altre arrivate al fotofinish nel set decisivo (6-4 al terzo contro Elina Svitolina, 7-5 al terzo contro Elena Gabriela Ruse, 7-6 al terzo contro Iga Swiatek) salvando anche un match point in semifinale. Ha battuto fin qui tre top-10: Danielle Collins al terzo turno, Elena Rybakina al quarto e Swiatek meno di 48 ore fa. Potrebbe diventare la prima tennista a vincere uno Slam battendo numero 2 e numero 1 del mondo dai tempi di Maria Sharapova nel 2006 allo US Open quando superò Amelie Mauresmo e Justine Henin. Molto del suo ritrovato spirito, a quanto ha rivelato, è anche nel cambio di racchetta che dopo 17 anni con Wilson l’ha vista passare a Yonex e avendo da subito sensazioni che ha descritto come incredibili, dove in 10 minuti sentiva già la giusta padronanza da esserne conquistata e arrivando ora a sibilare che forse è il miglior livello di tennis mai giocato in carriera. Ci sono buoni punti favorevoli all’ipotesi, come dimostrato per esempio nei 53 vincenti messi a segno contro Swiatek.
Il suo è un cammino un po’ più travagliato verso la finale, ma pure Sabalenka quest anno ha avuto passaggi un po’ delicati. Non in semifinale dove ha faticato forse due game contro Paula Badosa, ma nei primi turni e soprattutto nel terzo contro Clara Tauson aveva fatto vedere prestazioni poco convincenti. Il tabellone può averla aiutata? Sì e no. Contro la danese ha avuto da penare, prevalendo anche con un po’ di buona sorte dalla sua, ma per il resto non ha avuto avversarie che potevano davvero impensierirla e perché probabilmente non ci sono, su questa superficie. Ha reso l’Australian Open il suo torneo di casa, elogia il pubblico, si sente amata come da nessun’altra parte, ha raccontato in questi giorni di essersi emozionata anche solo perché nel campo dove normalmente va ad allenarsi, non a contatto con la folla oceanica di Melbourne Park, ha avuto comunque modo di sentire il sostegno di chi è riuscito ad avvicinarsi. E questa situazione non può che favorirla ulteriormente: quando tutto attorno a te è “in ordine”, hai meno stress addosso. Già allo US Open, malgrado il titolo lo scorso settembre, è uno scenario diverso: molto più caotico e col pubblico che vuole essere protagonista come fu nel 2023 nella finale persa malamente contro Coco Gauff o tra semifinale e finale di questi ultimi due anni.
Sembra tutto pronto per un nuovo successo di Aryna, il primo da numero 1 del mondo in uno Slam. Un eventuale trionfo, però, di Keys rappresenterebbe forse una delle migliori cavalcate in un Major degli ultimi anni.