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23 Gen 2025 11:12 - Australian Open
Australian Open: Sabalenka in finale e a un passo dal tris, battuta Badosa
di Diego Barbiani
Aryna Sabalenka è ormai a una sola vittoria di distanza dall’eguagliare Martina Hingis, ultima tennista a realizzare una tripletta all’Australian Open. L’elvetica ottenne l’ultimo titolo nel 1999 battendo in finale Amelie Mauresmo e da lì in avanti solo Serena Williams fece tre finali consecutive, tra 2015 e 2017, perdendo però quella del 2016 contro Angelique Kerber.
La numero 1 del mondo attuale, dopo con un torneo fin qui vissuto non sempre al massimo ha sfoderato la sua prova più convincente nel 6-4 6-2 rifilato a Paula Badosa, numero 11 del seeding, incapace alla lunga di reggere l’impeto e il ritmo più alto della rivale. Una partita che per la spagnola si presentava già complicata avendo perso gli ultimi cinque confronti diretti e non è bastato neanche un inizio molto nervoso e contratto della rivale per darle sufficiente vantaggio.
Sabalenka è stata molto fallosa nei primi punti, con il dritto in particolare che continuava a essere colpito male fino a non prendere il campo di metri. Il break immediatamente ceduto faceva tornare alla mente la difficoltà che spesso le è sopraggiunta quando si arrivava alle fasi finali di uno Slam, ma dal 0-2 e 40-0 Badosa è riuscita ad accendersi. Forse non sarebbe cambiato granché nell’economia dell’intera partita, ma è sopraggiunto anche quel briciolo di fortuna che non guasta mai e sul 40-30 un suo colpo preso non perfettamente ha creato una traiettoria alta e “sporca” atterrando negli ultimi millimetri di campo nella zona dell’incrocio delle righe, permettendole di colpire poi verso il lato completamente sguarnito e cominciare una serie di parità che hanno portato all’immediato controbreak.
Dal 2-1 Badosa al 3-2 c’è stata l’unica parte dell’intera semifinale con grande equilibrio dove entrambe trovavano il massimo del loro potenziale. Toltasi dalle spalle la ruggine iniziale, Aryna stava cominciando ad accelerare e trovare profondità e pesantezza col dritto. Paula, pur accettando il palleggio non aveva quel qualcosa in più per darsi respiro nello scambio. Si ritrovava incastrata sia nelle trame sia nel punteggio, con l’altra che le era sempre a un punto di distanza e con maggiore facilità ora nell’aprirsi il campo e trovare traiettorie vincenti. Sabalenka non si è mai snaturata davvero, al di là di qualche slice usato all’occorrenza e buon giudizio, ma i progressi di questi ultimi anni hanno fatto sì che pure una partita contro un’avversaria “simile” nell’idea di gioco divenisse una facile preda. Badosa è sì aggressiva, ma la palla arriva sempre nella stessa zona di campo e alla lunga rischia di essere “leggibile” e “pulita” da impattare. Così invece la bielorussa può fare di più: palle profonde e più strette, può puntare ad aprire il campo aprendosi gli angoli per arrivare, per esempio, a spostarla e costruirsi le chance di affondare.
La serie di parità sul 2-2 è stata la fase più bella dell’intera ora e mezza di gioco e pur provando in tutti i modi a non cedere Badosa ha perso per la seconda volta consecutiva il servizio. Preso il vantaggio e gestito con più facilità il game del 4-2, Sabalenka ha avuto invece modo di aprire quella forbice tra le due divenuta col passare dei minuti sempre più ampia. Paula non le stava più dietro, gestiva i rimanenti turni di servizio ma non era più efficace in risposta e il suo ritmo era crollato, ritrovandosi spesso in ritardo quando Aryna stringeva gli angoli. Poteva cercare più resistenza nel secondo parziale ma è sembrata non avere abbastanza energie e il game al servizio perso malamente sull’1-1 ne forse la prova principale: da 30-0 si è fatta recuperare e dal 30-30 due doppi falli consecutivi. La partita era sempre più indirizzata e un doppio break per la numero 1 del mondo sul 3-1 ha ipotecato il risultato sul più classico 6-4 6-2 frutto di un match con una chiara favorita al via, una fase iniziale di equilibrio (e bel gioco) ma che col passare dei minuti ha sempre più preso la strada consueta.
Sabalenka, sabato, andrà quindi a caccia del suo terzo Australian Open consecutivo e quarto Slam in carriera. Se Madison Keys batterà Iga Swiatek, sarà anche matematicamente certa di rimanere numero 1 del mondo, altrimenti sarà showdown con la polacca.