Incredibile vittoria di Iga Swiatek, chiamata ancora una volta a una battaglia con energie in corpo prossime allo zero per larghissima parte delle oltre due ore impiegate per superare Jasmine Paolini.
La Polonia, che ha fin qui speso tantissimo nelle tre sfide in cui è stata impegnata, è ancora viva e potrà giocarsi l’accesso alla finale di Billie Jean King Cup Finale in un doppio decisivo dopo il 3-6 6-4 6-4 con cui la numero 2 del mondo ha battuto la numero 4.
Il capitano della Polonia, Dawid Celt, scuoteva la testa dopo l’ultimo punto. Incredulo pure lui. Come contro la Cechia ai quarti, Iga ha tirato fuori un carattere e un cuore enorme per rimanere in campo malgrado tutti i turni di battuta complicati affrontati e le tantissime palle break concesse a una Paolini che per un set e mezzo sembrava poter addirittura chiudere la serie in due set, risparmiarsi una fatica ulteriore e un doppio che invece ora andrà con la compagna Sara Errani ma anche lei molto provata.
La partita è stata fisica, lunga, divenuta sempre più una lotta a chi non cedeva. Swiatek che giocava con le gambe piantate a terra, Paolini sempre più al limite nelle sue generose rincorse. In oltre due ore e mezza, tutto si è deciso nelle fasi finali del secondo e terzo parziale. Da metà del secondo set Iga ha cominciato a soffrire meno alla battuta, trovando meglio gli angoli e riuscendo a stare molto meglio in campo durante i punti. Uno scatto psicologico che ha frenato, in parte, la continuità in risposta di Paolini e l’ha spinta sempre più sotto pressione alla battuta. Le palle break avute dall’azzurra in tutto il secondo parziale erano sei, ognuna cancellata da Swiatek come meglio non poteva. E alla prima occasione utile, Iga si è presa il parziale trovando qualche energia in più all’inizio del set decisivo e, tornando a salvare altre quattro chance di break sull’1-1 è stata la prima, col dritto, a balzare avanti. Sul 3-1 il servizio non l’ha aiutata, ma dal 3-3 è tornata ermetica e sul 4-4 0-15 ha vinto un punto fondamentale ribaltando la situazione da difensiva a offensiva.
Paolini, anche lei abbastanza segnata nelle gambe, si è così trovata nella stessa situazione del secondo parziale e sul 4-5 non le è bastato un dritto troppo forzato dell’avversaria sul 15-15 per avere controllo del game. Sul 30-30 Swiatek si è di nuovo superata in difesa portando all’errore Jasmine che, sul match point, ha spinto di nuovo profondo ma quella palla continuava a tornare e alla fine il dritto è volato via. 1-1 dopo cinque ore di battaglia, e siamo ancora in attesa di capire chi andrà in finale.
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