Jasmine Paolini è uscita dal campo dopo la sconfitta contro Aryna Sabalenka nella seconda giornata delle WTA Finals facendo un’ottima figura e meritandosi gli applausi anche della numero 1 del mondo per l’impegno profuso in un’ora e mezza di lotta.
Sabalenka con questa vittoria ha già staccato il pass per le semifinali e ha eliminato Elena Rybakina, ma il 6-3 7-5 ha messo in mostra la partita più appassionante fin qui del torneo per merito di un’azzurra mai doma e che nel secondo set è stata a millimetri dal prendersi un break sul 5-4 che avrebbe rimesso tutto in gioco.
Pur con tutti i ragionamenti fatti su una superficie veloce, dove gli scambi fin qui son stati rari e una come Aryna può andare a nozze se l’avversaria comincia a fare a gara di aggressività, ecco che Paolini ha ribaltato il copione fin dall’inizio mettendosi più dietro rispetto alla linea di fondo. Si è prestata così alla potenza della sua avversaria ma appoggiandosi molto bene sulla palla ha cercato a sua volta di ribattere e costruire idee di gioco che alla lunga stavano per pagare. C’era fin dai primi punti la volontà di giocare palle più cariche verso il rovescio della numero 1 del mondo, un po’ per non toccare quel dritto apparso a tratti devastante, un po’ per provare a tenere profondità nel palleggio.
I piani sembravano quasi subito naufragati per la scarsa percentuale di prime che la costringeva a troppe seconde e i rischi, che aumentavano, la portavano già a doppi falli pesanti che faevano scappare l’avversaria. Sullo 0-4, però, Paolini non ha mai lasciato la presa e meritatamente ha trovato un primo controbreak giunto con un calo di tensione della rivale ma su cui l’azzurra continuava a lavorare per avere ancora occasioni e se la fiducia rimaneva intatta trovava anche modo di mettere i piedi dentro al campo per colpire di dritto mentre i tentativi col rovescio più pericolosi si facevano soprattutto alle risposte sulle seconde palle. Per il primo set era tardi, ma i frutti sono arrivati subito all’inizio del secondo quando prima qualche rovescio e poi qualche servizio di troppo veniva giocato male da Sabalenka.
Il match diventava molto altalenante nel punteggio: 2-0 Paolini, 4-2 Sabalenka, 5-4 Paolini. Ricalcava abbastanza il loro ultimo precedente, a Pechino nel 2023, con un secondo parziale dove la toscana aveva pure servito sul 5-3 prima di essere rimontata. Qui ha mostrato un livello da fondo campo, nel resistere agli attacchi di Aryna, che ha impressionato. Gli errori erano ridotti al minimo e c’era un ritmo da ping-pong, quasi, per allungare lo scambio e portare all’errore la rivale che ha buttato il servizio sul 4-3 con vari errori e finiva sotto nel punteggio. Nel momento più delicato, coi gratuiti che fiocavvano per lei e Paolini che si esaltava da fondo campo, la fortuna è girata: Jasmine ha avuto due set point e sul primo il rovescio iniziale di Sabalenka ha preso mezza riga, sulla seconda è mancata invece spinta alla toscana che sulla palla game ha colpito un ottimo rovescio incrociato ma è stata superata da un lob ottimo e un po’ fortuito atterrato sulla riga.
Tutto, o quasi, è girato lì. Sabalenka andava rapidamente 0-30 in risposta con un ottimo passante di rovescio e costruiva il break che spezzava definitivamente la situazione a suo favore. Sul 6-5 c’è stato giusto il tempo di un ultimo piccolo brivido con uno 0-15 cancellato da un ottimo dritto incrociato. Molto sentita l’esultanza per Aryna, che ha potuto così concedersi una partita “gratis” mercoledì e che, in caso di vittoria, le consegnerebbe la certezza matematica di chiudere il 2024 al numero 1 del mondo al di là di quanto succederà in questo torneo.
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