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Sabalenka “vede” Swiatek, Zheng vittoriosa. A Erika la sfida delle Andreeva

Siamo all’ultimo WTA 1000 della stagione, in quella Wuhan che torna in calendario quattro anni dopo l’ultima volta. Era il 2019, il mondo fore viveva momenti migliori e tante cose successe da inizio gennaio 2020 ancora non erano nelle menti di nessuno. Il tennis è tornato nella megalopoli cinese, casa di Zheng Qinwen che ha fatto il suo esordio in uno stadio gremito come a Pechino, come avrebbe dovuto esserlo fin dal 2014 quando questo torneo nacque sulla spinta di risultati di Li Na.

Il tema, il parallelismo tra le due, ritorna spesso e ora ancor di più vista l’esplosione di popolarità che Zheng ha avuto in questa stagione e la vicinanza con la storica medaglia d’oro. A Wuhan c’è un impianto spaziale, con almeno tre campi che potrebbero rappresentare il centrale di tanti tornei e circa 15.000 posti in quello, appunto, principale. Tutto costruito per Li, che però nel 2014 annunciò il ritiro a tre giorni dalla prima edizione del torneo. Il primo anno questo evento fece fatica ad arrivare alle 80.000 presenze e il trend rimase tale per lungo tempo, fin quando arrivò nel 2018 Aryna Sabalenka.

La bielorussa ha avuto una prima parte di carriera dove vinceva quasi tutti i tornei in Cina. A Wuhan in particolare su due partecipazioni non ha mai perso una partita e qui nacque il titolo datole dai fan di “figlia della Cina”. L’exploit del 2018, seguito dalle vittorie a Shenzhen e Zhuhai, la finale a Tianjin, avevano accresciuto il suo status e la finale di Wuhan del 2019 vinta contro Alison Riske fu la prima volta per un tutto esaurito nel torneo. L’arrivo di Zheng e il ritorno di Sabalenka probabilmente rappresentano due delle storie più importanti del torneo che potrebbe anche consegnare una nuova numero 1, virtuale, al circuito WTA.

Siamo ormai a metà ottobre e manca meno di un mese alla fine della stagione, Iga Swiatek ha poco più di 1000 punti di margine su Aryna ed è dunque certa di rimanere al comando qualsiasi cosa accada, ma giorno dopo giorno ha sempre più senso dare un’occhiata alla Race, la classifica dei risultati ottenuti da inizio anno, visto che al 99% questo sarà l’ultimo torneo della stagione regolare per la numero 2 del mondo mentre la numero 1 non è prevista in campo prima, forse, delle WTA Finals. E dunque nella Race Sabalenka ha ora meno di 80 punti di distacco dalla polacca. Il 6-4 6-4 odierno contro Katerina Siniakova l’ha portata a 74 punti soltanto, distanza copribile già con un eventuale successo agli ottavi contro Yulia Putintseva. La kazaka ha eliminato in tre set la numero 15 del seeding Donna Vekic (6-4 3-6 6-4) e ha fatto anche un mezzo favore ad Aryna visto il pessimo rendimento contro la croata nei confronti diretti e anche la brutta sconfitta di inizio stagione a Dubai. In sostanza: una Sabalenka ai quarti vorrebbe dire numero 1 virtuale conquistato e Swiatek costretta alle Finals a dover far meglio di lei per terminare l’anno ancora al comando della classifica. Come Sabalenka, anche Zheng ha avuto un inizio positivo grazie al 6-2 6-4 contro Jaqueline Cristian e affronterà al prossimo turno Leylah Fernandez, vincitrice 6-2 5-7 7-6(4) contro Kamilla Rakhimova.

Tra ritiri e sconfitte, le giocatrici in top-10 sono già dimezzate e solo cinque sono ancora in corsa: esordio comodo per Coco Gauff, recente campionessa a Pechino (6-1 6-2 contro Viktoriya Tomova) mentre Jessica Pegula era avanti 6-2 2-0 quando Anastasia Potapova ha dovuto optare per il ritiro. Come la russa, ha gettato la spugna anche Lesia Tsurenko (sotto 2-5 contro Magda Linette) mentre Amanda Anisimova non è nemmeno scesa in campo contro Marta Kostyuk, prossima avversaria proprio di Gauff. Eliminate invece Emma Navarro, alla seconda sconfitta consecutiva all’esordio di un ‘1000’ (6-4 3-6 6-3 per Magdalena Frech, alla prima vittoria in carriera contro una top-10) e Barbora Krejcikova, che ha bruciato un importante vantaggio nel secondo set (5-3 40-0) per essere sconfitta 6-3 7-5 contro Haley Baptiste.

In chiusura di giornata, è andata in scena la prima sfida tra Mirra ed Erika Andreeva con la sorella maggiore che ha gestito meglio le emozioni di una partita che portava inevitabilmente dietro tante cose extra campo e la diciassettenne ha vinto appena un game dal 3-1 di vantaggio chiudendo sconfitta 6-3 6-1.

Risultati

[1] A. Sabalenka b. K. Siniakova 6-4 6-4
Y. Putintseva b. [15] D. Vekic 6-4 3-6 6-4
[9] B. Haddad Maia b. M. Keys 6-1 6-4
M. Frech b. [6] E. Navarro 6-4 3-6 6-3
[4] C. Gauff b. V. Tomova 6-1 6-2
[13] M. Kostyuk b. A. Anisimova walkover
M. Linette b. L. Tsurenko 5-2 ritiro
[8] D. Kasatkina b. [Q] B. Pera 6-4 1-6 6-1
[5] Zheng Q. b. J. Cristian 6-2 6-4
L. Fernandez b. [LL] K. Rakhimova 6-2 5-7 7-6(4)
E. Andreeva b. [16] M. Andreeva 6-3 6-1
[3] J. Paolini vs Yuan Y. 6-4 6-4
[Q] H. Baptiste b. [7] B. Krejcikova 6-3 7-5
E. Alexandrova b. [10] A. Kalinskaya 6-4 6-7(4) 6-1
Wang Xinyu b. [LL] L. Bronzetti 4-6 6-2 6-4
[2] J. Pegula b. A. Potapova 6-2 2-0 ritiro

Diego Barbiani

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