Dimitrov combina un disastro, un ottimo Norrie elimina Ruud

La parte bassa del tabellone di questo Australian Open 2024 si conferma decisamente più interessante dell’altra, nonostante la commovente prestazione di Mannarino, che ricorderemo a lungo. Anche oggi non sono certo mancate le emozioni, a cominciare da quelle di cui vi ha parlato il nostro inviato che hanno condotto all’eliminazione di Tommy Paul.

L’altro bel match di giornata è stato quello tra Ruud – tre volte finalista slam, non riusciamo a farcene una ragione – e un ritrovato Cameron Norrie, che ha giocato un gran match, molto migliore di quello contro Zeppieri. La partita è stata avvincente anche per l’intelligenza tattica e la grande attenzione che i due hanno messo in campo e se Norrie alla fine è riuscito a portarla a casa non è che sia stato un caso ma sarebbe bastato poco per avere un esito diverso. Il britannico è riuscito ad approfittare meglio dei pochissimi errori e soprattutto ha giocato benissimo le palle break, unico punto in cui i due hanno mostrato una differenza di rendimento: una su dieci la percentuale di Ruud, un secco quattro su sei per Norrie. E tanto è bastato.

Ma naturalmente le emozioni vere le ha date il match di Dimitrov, che aveva fatto illudere qualcuno forse un po’ troppo ingenuo nel valutare le prestazioni del bulgaro di questo inizio anno. Borges avrà anche fatto la partita migliore della sua vita – ad un certo punto non sbagliava più – ma Dimitrovo ha mostrato una volta di più che non è in grado di leggere bene cosa succede in campo, soprattutto nei momenti difficili. Il doppio fallo sul 6-5 nel tiebreak del quarto è qualcosa che trova spiegazione solo nell’incapacità del bulgaro di comprendere cosa davvero servisse in quel momento. Certo, facile dal divano ci mancherebbe, ma non è con noi che va fatto il paragone quanto con i suoi colleghi: chi altri avrebbe fatto una sciocchezza simile? Il resto del match è stato un scempio più “normale”, Dimitrov era in cattiva giornata e tra le altre cose ha giocato male le palle break (una sola trasformata su undici, appena un break contro Nuno Borges…), e ha perso il servizio proprio nel momento più importante, sul 5-3 del quarto, eppure tutto questo non sarebbe bastato a farlo perdere, se non ci avesse aggiunto la confusione mentale. Dispiace essere così ingenerosi, perché rimane uno dei giocatori più belli da vedere, ma inutile aspettarsi granché.

Tutto liscio invece, per una volta, per Daniil Medvedev, che dopo i disastri combinati nel turno precedente ha vinto senza particolari problemi contro Auger Aliassime, ancora lontano dal giocare un tennis accettabile ma almeno in condizioni fisiche che sono sembrate ottimali. Speriamo bene.

I risultati della parte bassa del singolare maschile

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