Australian Open: tutto facile per Alcaraz, ciao ciao Paul

Non poteva certamente essere il pur bravo e talentuosissimo cinese Shang, wild card e 19 anni non ancora compiuti, a dar fastidio a Carlos Alcaraz. Alla fine, come se non bastasse, si ci è messo pure un infortunio alla coscia per l’asiatico, che si è ritirato all’inizio del terzo set, quando era sotto 6-1 6-1 1-0. Sulla Rod Laver Arena tutto facile facile, dunque, per il numero due del mondo, che per la prima volta in carriera accede alla seconda settimana australiana. C’era andato vicino, Carlitos, nel 2022, ma a bloccarlo fu Matteo Berrettini: sembra successo secoli, e invece sono passati solo due anni. Per la cronaca, per il poco che si è visto oggi, e soprattutto per quanto si è visto nei turni precedenti, non è affatto male, questo Shang, mancino con un gioco particolare, che sa far male quando serve: l’incontro con Alcaraz era proibitivo a prescindere, ma in Australia il cinese ha ripetuto quanto di buono aveva fatto intravedere a Hong Kong, quando aveva strappato un set a Rublev.

Alcaraz agli ottavi di finale incontrerà, a sorpresa ma forse non troppo, Miomir Kecmanovic, che ha sconfitto in cinque set il semifinalista 2023, l’americano Tommy Paul: 6-4 3-6 2-6 7-6 (9) 6-0 in 3 ore e 47 minuti il punteggio a favore del serbo, che bissa con gli ottavi di finale raggiunti il risultato ottenuto a Melbourne nel 2022.  Avanti anche la testa di serie numero 9, il polacco Huber Hurkacz, che ha sconfitto il francese Ugo Humbert 3-6 6-1 7-6 (4) 6-3. 

C’è ancora tanto tennis da giocare, oggi. In campo nella mattinata italiana Daniil Medvedev, che affronterà Felix Auger-Aliassime, Alexander Zverev (contro Michelsen), Casper Ruud contro Cameron Norrie e Grigor Dimitrov contro il portoghese Nuno Borges. 

Uscito intanto l’order of play di domenica: Jannik Sinner scenderà in campo non prima delle 6, ora italiana, contro Karen Khachanov.

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