[8] H. Rune b. [6] S. Tsitsipas 2-1 rit.
Il match tra Tsitsipas e Rune, col quale si è aperta la terza giornata delle Finals torinesi, aveva naturalmente il sapore dell’ultima spiaggia. Del resto lo sconfitto difficilmente sarebbe riuscito a rimediare giovedì, e c’era qualche curiosità sulle possibilità di Tsitsipas di migliorare il proprio livello rispetto al match contro Sinner. Di Rune, che aveva già battuto due volte Tsitsipas quest’anno, si sperava invece di vedere altri prodigi, dopo quelli sfortunati contro Djokovic, forse legati alla cura Becker, da poco più di un mese nel suo angolo.
I due avevano cominciato con Rune che pur concedendo due palle break, riesce a salvare il turno di battuta. Al primo cambio campo però il greco tradisce una smorfia di dolore e dopo un rapido conciliabolo col medico si ritira tra i fischi del pubblico. Lo sbigottimento lascia spazio al senso di praticità degli organizzatori.
Si sapeva da sabato che Tsitsipas era arrivato a Torino in condizioni lontane dalla perfezione, tanto che era circolata la voce di una sua sostituzione con Hurkacz già nel match con Sinner. Stefanos alla fine ha deciso che 245.000 dollari, per quanto svalutati, valevano la pena della passerella e dopo aver opposto una flebile resistenza al ragazzone italiano contro quello danese ha pensato non ne valesse troppo le pena. La gioia di pubblico e organizzatori si può ben intuire e probabilmente anche Hurkacz non sarà tra gli amiconi di Stefanos, visto che magari qualche spiccio poteva far piacere anche a lui. Insomma la formula particolare delle Finals una volta di più ha mostrato quanto questo torneo sia del tutto anomalo rispetto alla stagione.
Si riapriranno le polemiche e si darà la colpa a Stefanos ma è abbastanza bizzarra l’idea di prendersela con un professionista che tende a massimizzare i propri guadagni. Il montepremi delle Finals è una specie di insulto alla decenza, ed è così immaginato solo per assicurarsi che i primi 8, alla fine di una stagione che è sempre più massacrante, si presentino all’appuntamento, quali che siano le loro condizioni fisiche. Del resto, se i soldi fossero stati di meno, Tsitsipas a Torino non si sarebbe fatto vedere, come pure Alcaraz e magari Rublev, anche lui evidentemente senza benzina. Ma è un discorso a parte su cui torneremo
Per tornare a qualcosa di vagamente tecnico, questo tennis interruptus, ci lascia con la sgradevole sensazione che non fosse tutto oro quello che è luccicato domenica pomeriggio. Stasera Djokovic ci dirà qualcosa in più, ma inevitabilmente l’incontro contro Rune di giovedì a questo punto sarà quello decisivo. E non solo per quanto riguarda queste Finals.
ha collaborato Renato Torri
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