[1] N. Djokovic b. [8] H. Rune 7-6(4) 6-7(1) 6-3
Pronostico rispettato anche nel secondo match di queste Finals torinesi, con Novak Djokovic che grazie a questo successo chiuderà ancora al numero 1 l’anno solare, per l’ottava volta in carriera. Contro Rune non è stato facile, come non lo era stato negli altri confronti diretti, perché il ragazzone danese gioca senza troppi timori e ha una pesantezza di palla tale da chiedere la massima attenzione anche al superfuoriclasse serbo. Ed è forse la giovane età che non gli permette ancora di capitalizzare i suoi colpi, troppo spesso intervallati da ingenuità che non gli permettono di raccogliere quanto seminato. È il caso del primo set, quando avanti di un break, spesso a 40 sul servizio dell’avversario, ancora avanti di un minibreak, ha finito col perdere il parziale dopo una folgorante risposta di Djokovic. E anche all’inizio del secondo set Rune ha sperperato ancora il break di vantaggio con un game costellato appunto da ingenuità, come il doppio fallo sulla palla-game o la direzione sbagliata di un comodo dritto sulla palla break decisiva. Meno colpevole sul set point, procuratosi con uno splendido rovescio lungo linea, perché lì il servizio di Nole è stato impeccabile. Eppure, nonostante questi vantaggi, Djokovic ha avuto un inaspettato passaggio a vuoto all’inizio del secondo tiebreak, regalando maldestramente due mini-break che stavolta Rune non ha potuto fare a meno di capitalizzare.
Il terzo set però è cominciato con Rune praticamente boccheggiante, che ha ceduto otto dei primi nove punti prima di riuscire a rientrare in partita co quello che col senno del poi sarà l’ultimo game che riuscirà a giocare in condizioni fisiche decenti. Tanto era bastato per far infuriare Djokovic che dopo un paio di racchette spaccate e relativa ammonizione si è ripreso il break, ancora grazie ad una ingenuità piuttosto grossolana di Rune, che ha ripetuto un drop shot che era miracolosamente venuto bene già una volta e stavolta l’ha conservato fino alla fine.
Djokovic adesso incontrerà Sinner, in una partita che serve per vedere a che punto si trova del percorso l’italiano, più che per la classifica. La particolare formula delle Finals consente di tenere viva l’attenzione fino a giovedì, perché dovesse perdere Sinner si troverebbe probabilmente a giocare una specie di spareggio con Rune. Speriamo non ce ne sia bisogno.
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