di SALVATORE SODANO Queste grandi competizioni internazionali a squadre al femminile, la prima fondata nel 1923 come “Wightman Cup”, equivalente della “Coppa Davis”, con nuovi format e denominazioni, si disputano da oltre un secolo. La prima, che prendeva la denominazione dal nome della grande signora del tennis americano Hazel Wightman, fu disputata sin dal 1923 […]
Stava giocando un brutto scherzo agli organizzatori di Bercy Novak Djokovic e a pensarci bene poteva anche essere un contrappasso più che giustificato considerato la disastrosa compilazione dell’Order of Play, della giornata di ieri. Non solo Sinner, che ha giustamente piantato baracca e burattini e si è regalato qualche giorno di stacco, ma anche Zverev non è stato certo trattato in modo equo. Il tedesco mercoledì era stato in campo per 3 ore e 32 minuti contro Humbert, e aveva finito intorno alle due del giovedì. Come premio per aver battuto un francese gli organizzatori gli hanno regalato Tsitsipas alle 14,30 e indovinate com’è finita? Esatto, un discreto Stefanos, abbastanza solido col rovescio, ha faticato ma vinto in due set. E davvero poco c’è mancato che uscisse anche la prima testa di serie, anche se nel caso di DJokovic non si può certo parlare di stanchezza. Nole ha avuto un improvviso passaggio a vuoto sul 4-1 del primo set quando ha improvvisamente ceduto ben cinque game di fila, che potevano essere tranquillamente sei, se Griekspoor, non avesse sparacchiato un facile dritto su una tremebonda seconda del serbo sul nastro, vanificando la possibilità di andare avanti di un break anche nel secondo. Non è andata bene all’olandese la seconda occasione del match, perché quando è riuscito a procurarsi due palle break per andare a servire per il match nel nono game, Djokovic ha messo due prime e buonanotte ai suonatori. Non si vuol dire che la partita sia finita lì, anche perché Djokovic ha regalato un altro brivido nel finale di gara, ma siamo abbastanza convinti che nessuno abbia puntato su di lui dopo quel game.
Ci sarà dunque la rivincita della finale dello scorso, quella contro Rune, col danese che pare aver beneficiato più che dell’arrivo di Becker di un tabellone tutto sommato agevole, perché Thiem, con tutta la simpatia del mondo, è rimasto troppo indietro per fare partita pari e Altmeier farà sempre un altro campionato. Però il modo con cui Rune ha portato a casa queste due partite – non subendo mai break e concedendo solo tre game a set in media – fa sperare in una partita equilibrata come quella dell’anno scorso. Si deve trovare proprio bene a Bercy, visto che fin qui non ha mai perso. Vale la pena anche ricordare che nei confronti diretti è avanti il danese, che dopo la vittoria di Bercy si è ripetuto quest’anno a Roma, senza nemmeno soffrire troppo. Era un altro Rune, chissà invece se è un altro Djokovic,
Dimitrov ha continuato questa sua campagna autunnale con un’altra convincente vittoria, stavolta contro Bublik. Il russo, lasciate fare, è il giocatore perfetto per Grisha, che come talento non è certo inferiore, se poi Aleksandr è di luna storta è già andata bene che ha portato a casa quattro game. Contro Hurkacz, ancora in corsa per l’ultimo posto disponibile a Torino la partita promette di essere divertente, anche se il polacco sembra abbastanza stanco e gli è andata bene che Cerundolo su questi campi viene solo perché è un ragazzo volitivo. Dite che c’entrano i soldi?
A Tsitsipas invece toccherà un altro ex vincitore di questo torneo, Khachanov, che lentamente pare si stia riprendendo. In fondo è la partita perfetta per capire a che punto è Stefanos più che Karen, che sta solo cercando di prepararsi al 2024. Dovesse perdere, il greco, sarebbe una sconfitta difficile da assorbire prima delle finals.
L’ultimo quarto sarà tra Rublev, diventato, va a sapere come, un giocatore costante, e de Minaur, che ha approfittato del giramento di scatole di Sinner. Anche Rublev ha avuto fin qui avversari morbidi, ma de Minaur l’ha già battuto quest’anno a Rotterdam ed è avanti 2-1 nei confronti diretti, anche se sarebbe sorprendente una sua vittoria.
Insomma alla fine qualche motivo per mettersi davanti alla tv pare esserci, magari se fossimo a Parigi ci ricorderemmo che a pochi passi da Bercy ci sono cose più interessanti da fare.
Ottavi di finale
[1] N. Djokovic b. T. Griekspoor 4-6 7-6(2) 6-4
[6]H. Rune b. D. Altmeir 6-3 6-3
[13] A. de Minaur b. [4]J. Sinner w/o
[5] A. Rublev b. [Q] B. van de Zandschulp 6-3 6-4
[11] H. Hurkacz b. F. Cerundolo 6-4 6-3
G. Dimitrov b. A. Bublik 6-2 6-2
[7] S. Tsitsipas b. [10] A. Zverev 7-6(2) 6-4
K. Khachanov b. R. Safullin 4-6 6-4 6-2