Sabalenka corre, le altre no: male Pegula e Jabeur

Non poteva celebrare nel modo migliore, Aryna Sabalenka, la prima uscita ufficiosa da neo-numero 1 del mondo. In attesa dell’ufficializzazione definitiva il prossimo 11 settembre del sorpasso avvenuto a Iga Swiatek, la bielorussa ha firmato un netto 6-1 6-3 nei confronti di Daria Kasatkina per qualificarsi ai quarti di finale dello US Open, in un torneo dove ora è la grande favorita alla vittoria finale senza più la sua più grande rivale tra i piedi.

Il tabellone, va detto visto cosa ha trovato la polacca dall’altro lato negli ottavi di finale, è molto amico della tennista di Minsk, che ha fin qui passeggiato contro avversarie che in questo periodo (e qui è il merito) può battere con grande serenità senza avere veri grattacapi per la superiorità che imprime regolarmente da fondo campo. Dopo una prima settimana dominante, la seconda è cominciata in maniera molto simile: di fronte aveva una top-20 che può lottare per entrare nelle prime 10, ma Kasatkina in questo momento non ha vere armi per darle fastidio e un servizio che purtroppo non fa male. Troppo semplice per Aryna impattare una buona risposta e metterla subito in grande difficoltà, e così tutto diveniva molto più agevole.

Ora i punti di vantaggio su Swiatek diventano così 201 nel ranking normale, 435 nella Race. Sarà importante l’ultimo dato, perché più si avvicinerà alla quarta cifra più sarà complicato per la polacca andarla a riprendere entro la fine del 2023. E, dicevamo, questo tabellone le ha offerto un assist enorme. Ai quarti di finale infatti non ci sarà la rivincita della semifinale di Wimbledon contro Ons Jabeur, perché la tunisina dopo le tante fatiche ed energie consumate nei giorni scorsi ha ceduto di schianto contro l’intraprendenza di Zheng Qinwen.

Netto 6-2 6-4 per la cinese, classe 2022, che alla seconda occasione rompe il muro del quarto turno Slam e si qualifica per la prima volta per i quarti di finale. Brava, aggressiva, efficace, ma per la finalista dell’edizione 2022 c’è purtroppo da registrare un percorso fin qui troppo complicato. Prima l’infortunio al piede a Cincinnati, poi la botta influenzale a New York. Dura vittoria al primo, al secondo e al terzo turno, due volte costretta al terzo set, parziali molto tirati. Zheng, che dal canto suo ha giocato molto bene, ha avuto qualche impaccio al servizio solo una volta trovatasi con doppio break di vantaggio sia nel primo sia nel secondo parziale, rimediamo comunque molto bene al di là dei punti finali dove un po’ di tensione traspariva.

Fuori la numero 5 del seeding, fuori anche la numero 3. Jessica Pegula ha vissuto una giornata molto negativa, spazzata via dal campo con un netto 6-1 6-3 in meno di un’ora da Madison Keys, finalista qui nel 2017. Abbastanza sorprendente, un risultato così, per il rendimento che la ragazza di Buffalo ha dimostrato di avere in questi anni ma col tetto chiuso non è mai sembrata capace di star dietro all’ex numero 8 del mondo che ha cominciato con un immediato break di vantaggio e da lì non c’è più stata storia. Particolare anche l’atteggiamento del box di Pegula dove c’è stato sommario silenzio per tutta la durata, come viene da chiedersi se una causa può essere il sovraccarico di partite giocate: Jessica è arrivata alla seconda settimana ancora in corsa sia in singolare, sia in doppio, sia in doppio misto. Forse troppo. Nemmeno lei ha saputo ben motivare una giornata così scarica, preferendo elogiare la connazionale per averla battuta così nettamente.

Keys ha di fronte a sé una grande chance per una nuova semifinale Slam, ora, perché mercoledì affronterà Marketa Vondrousova con la recente campionessa di Wimbledon vittima di dolori al gomito sinistro durante la sua partita, vinta, contro Peyton Stearns. Bravissima in fase di copertura, la ceca ha rimontato vincendo 6-7(3) 6-3 6-2 ma dalla fine del primo set aveva una faccia un po’ pensierosa e con le mani sembrava toccarsi la spalla sinistra. In realtà stava testando l’articolazione del gomito, con delle fitte di dolore che arrivavano quando doveva colpire la palla. In ogni caso, bel cammino per lei dopo la vittoria ai Championships, con l’approdo tra le migliori otto del tabellone nello Slam successivo che mancava addirittura dal 2016.

Risultati

[9] M. Vondrousova b. P. Stearns 6-7(3) 6-3 6-2
[17] M. Keys b. [3] J. Pegula 6-1 6-3
[23] Q. Zheng b. [5] O. Jabeur 6-2 6-4
[2] A. Sabalenka b. [13] D. Kasatkina 6-1 6-3

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