Sabalenka lanciata verso il secondo Slam, Gauff cerca l’impresa

A poche ore dalla quarta e ultima finale Slam femminile della stagione, c’è ancora un po’ di relativa incertezza su chi possa essere davvero favorita tra Aryna Sabalenka e Coco Gauff. Partita inedita per una finale, non solo a livello Major ma proprio in generale, e una statunitense che malgrado lo svantaggio sulla rivale arriverà a questa partita con buona carica e la volontà di cancellare la prestazione del match decisivo al Roland Garros 2022 quando fu travolta da Iga Swiatek.

I precedenti vedono la statunitense avanti 3-2 sebbene abbia perso, in maniera piuttosto netta, l’unico giocato nel 2023 ai quarti di finale di Indian Wells (6-4 6-0 per la futura numero 1 del mondo). Tolto quello, e il match agli ottavi del WTA 1000 di Roma 2021, per il resto abbiamo avuto solo enormi battaglie tra cui quella che Sabalenka vinse nell’autunno 2020 a Ostrava 1-6 7-5 7-6 in un torneo per lei davvero particolare: vinto ma con due rimonte incredibili. Prima questa, dove era indietro 5-2 e servizio per Gauff nel set decisivo, poi quella nei quarti di finale contro Sara Sorribes Tormo dove era indietro 0-6 0-4 prima di recuperare e vincere 0-6 6-4 6-0.

Quasi scontato dare il vantaggio questa sera alla giocatrice di Minsk, ma tant’è. L’ultima sconfitta contro Gauff risale all’estate 2022, quando era nel bel mezzo del passaggio alla giocatrice quasi sempre di livello superiore del 2023, con l’ultima sconfitta da match point a favore (7-5 4-6 7-6 per Coco in quell’occasione). La numero 6 del seeding avrebbe bisogno di una gara di enorme coraggio e qualità, che vuol dire ovviamente contenere quanto più possibile le sfuriate dell’avversaria sul suo dritto e reggere anche come profondità di palla per tutte le volte in cui pressione di Sabalenka diventerà asfissiante. Aryna, di contro, ha giocato le ultime due partite che potrebbero anticipare la giornata odierna: contro Zheng Qinwen ha fatto semplicemente il bello e (poche volte) il cattivo tempo perché la cinese le dava tutto il tempo del mondo, partendo in risposta sui sei metri almeno dietro la linea di fondo e non facendo male, contro Madison Keys invece ha perso subito il controllo anche “a causa” di una statunitense quasi ingiocabile per un set e mezzo e Aryna in difficoltà nei colpi perché troppo nervosa mentalmente.

Se Coco riuscisse a gestire i primi game, rimanere attacca e magari approfittare di una fase di incertezza di Sabalenka, allora potrebbe nascere qualcosa di interessante anche in merito all’equilibrio della partita. Ripensando alla gestione dei momenti per la bielorussa nelle fasi finali di questi tornei, fino al match contro Keys aveva appena una vittoria in sei semifinali giocate. La finale dell’Australian Open l’ha vista partire molto contratta e pur alzando il livello rimaneva molto a rischio per un minimo margine di errori: si ricordano i suoi 18 ace, ma ci furono anche i doppi falli saliti in doppia cifra sulla parte conclusiva di gara, quando doveva chiudere e il braccio tremava.

A livello di classifica, invece: una vittoria di Gauff la farebbe salire al numero 3 del mondo, coronando al meglio cinque settimane da urlo con il titolo a Washington (WTA 500) e Cincinnati (WTA 1000, il primo della carriera); una vittoria di Sabalenka porterebbe invece a circa 1750 punti il vantaggio su Swiatek, circa 2000 invece nella Race, garantendole un’ipoteca quasi totale sul numero 1 di fine anno.

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