[15] P. Kvitova b. [10] E. Rybakina 7-6(14) 6-4
Finale incredibile nel suo epilogo, con Petra Kvitova che torna a celebrare la vittoria di un WTA 1000 dopo quasi cinque anni dal successo di Madrid del 2018 contro Kiki Bertens. Impossibile dire quanto tempo sia passato e quanto impronosticabile fosse, al via, questo verdetto. Anche oggi la ceca non partiva coi favori del pronostico, ma già dopo pochi game si era visto come tutto fosse abbastanza in bilico tra lei e la grande favorita della viglia Elena Rybakina.
Ha vinto la ceca, con un primo set thriller deciso soltanto al tie-break e per 16-14, annullando in tutto cinque set point e chiudendo alla sua quinta chance. Aveva avuto il servizio a disposizione nel set, sul 5-4, ma alcune ottime risposte della kazaka hanno riaperto tutto. Nel tie-break, appunto, la numero 10 del seeding sembrava avere abbastanza in cassaforte la situazione: tre ace nei primi tre servizi giocati e minibreak per salire 4-2. Sul 4-3 perdeva però il vantaggio alla prima seconda palla giocata ma si salvava alla grande con molta profondità su quella successiva per il 5-4. Qui il primo passaggio a vuoto importante della sua partita, con una serie di dritti giocati male per portare Kvitova avanti 6-5. Il decimo ace della sua partita cancellava il primo set point, ma sul 7-6 ancora il dritto la tradiva. Da lì, dal 7-7, è stato perlopiù un gioco di tensione, attesa e un po’ di paura.
Malgrado il punteggio, non è stato un tie-break davvero spettacolare. Ci sono state occasioni varie per entrambe, ma se entrava la risposta era perlopiù una fase di palleggio centrale, nemmeno troppo spinto, quasi volto più a non sbagliare e senza grande coraggio nel prendere un angolo e attaccare. Abbastanza inusuale, visto lo spirito propositivo di entrambe. Oggi però non ne avevano. Si era intuito dall’inizio, o dai giorni precedenti quando soprattutto Rybakina diceva apertamente delle difficoltà a ritrovare le energie di Indian Wells. Kvitova, poi, già ieri sembrava avere impostato una partita fatta quasi solo di braccio e spinta al servizio per non scambiare più di tanto, favorita anche dalla superficie qui abbastanza veloce.
Alla fine, il momento decisivo è stato sul 14-14 con Kvitova che teneva il secondo punto al servizio e Rybakina, al contrario, vedeva la sua prima subire una risposta efficace che la metteva all’angolo e non era in grado di difendersi. Dopo quasi un’ora e 20 minuti, e un tie-break da 30 punti, il primo set finiva così. Nel secondo Petra, sfruttando l’inerzia, ha subito fatto il break decisivo salendo poi 3-0. La sua avversaria ha cercato di rimanere in scia, ma in risposta non c’è stata più l’ombra di un’occasione e già sul 5-2 la ceca ha potuto alzare le braccia al cielo, abbastanza incredula. Come del resto tutti noi.
E così Kvitova, oltre a festeggiare il primo titolo importante dopo un digiuno di cinque anni, si ritroverà lunedì in top-10. Quasi incredibile, pensando alla sua storia e alle tante difficoltà recenti. Eppure, a 33 anni, ha ritrovato il modo di essere (grande) protagonista, dovesse anche solo essere per questo torneo che però ha sempre rappresentato un tabù per lei prima di adesso.
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