WTA Indian Wells, esclusiva Krejcikova: “Il 2021 è stato estremo, ho dovuto fare cambiamenti importanti”

Tornata a grandi livelli dopo la pausa, causata dall’infortunio al gomito, del 2022, Barbora Krejcikova è ripartita da Indian Wells dopo il successo nel WTA 1000 di Dubai.

La ceca, che ha superato con un netto 6-1 6-2 Dayana Yastremska, vede ora da vicino un possibile rientro in top-10. Nel post partita, si è seduta per un’intervista esclusiva con noi di oktennis.

La sua storia è particolare, perché ha sempre avuto uno stile di gioco molto aggressivo e fluido, col braccio che scorre veloce e attacca la palla, con la possibilità di destreggiarsi davvero bene a rete, con oltre 10 Slam ottenuti tra singolare, doppio e doppio misto. Il tutto, però, con un balzo in top-100 per la prima volta ottenuto soltanto nell’autunno del 2020 quando già aveva 25 anni. “Ho sempre creduto, negli anni precedenti, di avere il livello di poter stare in top-100” ha detto Krejcikova, “forse sono arrivata al punto di volerlo troppo. Tante volte sono andata vicina, ma non ce la facevo mai. Era una fase dove giocavo tanto, singolo e doppio, in quel periodo era anche difficile gestire le energie per il singolare, così perdevo punti e mi allontanavo di nuovo. Tornavo molto vicina, mi allontanavo, non ce la facevo. È stato così per un po’ di anni. Ho pensato che col mio gioco, come ero, ci voleva probabilmente di più capire come trovare il giusto colpo. Mi ci è voluto di più, ma è andata così e ora sto cercando di recuperare”.

La sua ascesa si è arrestata nel febbraio 2022, quando era arrivata per la prima volta al numero 2 del mondo in singolare. Anche come conseguenza delle tante partite giocate nel 2021, cominciò ad avere problemi al gomito già nella fase finale di quella stagione: “Il 2021 è stato estremo. Nessuno si aspettava, nemmeno io, di giocare così bene. Da lì ho dovuto fare delle scelte: non gioco più il doppio misto, sebbene mi piaccia, mi piaccia giocare coi ragazzi, ma non ho la forza. Mi piace tanto il singolare, lo trovo molto intenso come disciplina, ma allo stesso modo credo il doppio sia molto divertente. Per me sarebbe veramente dura non giocarlo per niente, perché lo adoro come disciplina”. Con questo sovraccarico di partite, che aveva fatto accendere la spia già durante lo US Open nel match contro Garbine Muguruza, Krejcikova è arrivata allo stop più lungo della carriera: “È stato un momento molto difficile. Non avevo mai avuto un infortunio così lungo e non sono mai stata fuori così tanto. Non avevo alcuna esperienza su come gestire, così sono tornata e pensavo ‘il livello tornerà, tornerà presto’ ma non avevo alcuna fiducia. È stato complicato, ma dopo lo US Open tra Tallinn e Ostrava mi son sentita di nuovo bene, qualcosa ha fatto di nuovo click e ho ritrovato le mie sensazioni migliori, come approcciare bene il circuito, la routine, tutto quanto, anche me stessa. Ho sempre pensato di avere il livello per rientrare, ma avevo dubbi che mi venivano anche dalla stampa, sia in Repubblica Ceca che all’estero. E credo che tra la fine del 2022 e adesso ho dimostrato di poter stare lassù”.

Così, dopo aver vinto ovunque, alla domanda su cosa possa essere il prossimo grande obiettivo che tanto desidera, Krejcikova non ha esistato mezzo secondo: “Voglio vincerne ancora, ancora e ancora. Voglio giocare sempre meglio, soprattutto negli Slam”. E già avrebbe una carriera alle spalle che potrebbe valerle la nomination per la Hall of Fame: “”Credo sia forse presto per parlarne, voglio ottenere ancora molti titoli. Credo di averne le possibilità e voglio mostrare a quelli che dubitavano di me che invece ce la posso fare. Non voglio guardare così in là, ma pensare sempre partita per partita, torneo per torneo, perché non sai mai cosa può accadere nel futuro”.

Un breve passaggio anche sulle ultime sfide contro Iga Swiatek: una battaglia epica a Ostrava e una più semplice, anche a causa delle condizioni fisiche della polacca, a Dubai. Eppure Krejcikova ha sempre speso belle parole per la numero 1 del mondo: “Mi motiva un sacco. Ogni volta che ho la possibilità di allenarmi con lei, guardare i suoi allenamenti, le sue partite, o solo vedere cosa fa… lei è semplicemente incredibile per quello che è stata in grado di fare lo scorso anno, e ha ancora un livello davvero alto davanti a tutte. È una grande ispirazione per me, alla sua età nemmeno sapevo cosa stavo facendo. E mi sembra che lei sappia bene cosa vuole e fa di tutto per ottenerlo, è veramente molto dedita a ciò che fa. È molto dura con se stessa perché vuole sempre il massimo ed essere la migliore in ciò che fa”.

Infine, un commento sulle condizioni generali di Indian Wells: “Mi piacciono i campi: sono molto lenti ma è ok per me. Le palle sono complicate da gestire, vorrei che ci fossero le stesse degli uomini perché sono più piccole, più pelose, non volano proprio, ma è così e devi adattarti. Sicuramente ci sarà qualcuna che si trova, sicuramente qualcun altra no ma cerco solo di adattarmi. In generale mi piace molto l’impianto, il fatto che l’hotel sia molto vicino per noi. Mi piace la città qui, io non sono una a cui piace essere in una grande città. Qui siamo nel deserto, c’è tanta natura… è il mio quinto Slam. Sono cresciuta in una cittadina molto piccola, in Repubblica Ceca, c’era tanto spazio per la natura attorno, fiumi, foreste. Io adoro la natura. Mi piace immergermi nella natura anziché chiudermi in un centro commerciale. La natura mi tiene rilassata, è bello. Qui abbiamo questa vista delle montagne innevate, siamo nel deserto… aaaaaah, relax. Davvero. Pure in hotel, guardo fuori dalla finestra e ho una bella vista sui campi da golf. Mi piace tanto il golf. Vedo le montagne, vedo la neve. È tutto davvero perfetto, è un torneo molto rilassante per me”.

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