Sono iniziate nella notte italiana le qualificazioni all’Australian Open, con ben 16 italiani impegnati nel primo turno. Una rappresentanza così folta è senz’altro indice di un momento molto florido per il tennis azzurro, certificato anche dalla presenza addirittura di tre italiani in top20. A Berrettini, tornato numero 1 italiano, e Sinner, che ha pagato il problema contro Korda, si è aggiunto anche Lorenzo Musetti, il pù giovane del gruppo che comincia la seconda settimana del 2023 da numero 19. A fine mese, se la spalla reggerà e il malanno contro Tiafoe sarà rubricato come passeggero, il toscano potrebbe addirittura scavalcare i due compagni di nazionale. Sinner, e soprattutto Berrettini, hanno in scadenza quelle che si chiamano con poco elegante gergo “cambiali pesanti”, cioè un quarto di finale (Sinner) e una semi (Berrettini), 360 e 720 punti. Se si considerano i distacchi, abbastanza contenuti, banalmente si può concludere che chi andrà più avanti nello slam australiano sarà poi al comando di questa corsa interna, per così dire. I tre, tenendo fede al loro rango, hanno deciso di riposarsi questa settimana, chi per recuperare il pieno vigore fisico, Sinner e Musetti appunto, chi per mantenere le buone condizioni di forma ed arrivare all’apice proprio in occassione delle due settimane di Melbourne, come speriamo sia il caso di Berrettini. Dei tre il romano è sembrato quello più in palla, ha vinto due partite non banali contro due top10, e la vittoria con Ruud è anche la prima in carriera contro un top5. L’altra faccia della medaglia sono le due sconfitte contro Tsitsipas e contro Fritz, ma sono arrivate entrambe al fotofinish, e insomma c’è da scommettere che a Melbourne ci sarà almeno da divertirsi. Le vittorie di Musetti sono più indecifrabili, perché ha vinto di più ma ha giocato con avversari troppo più deboli per trarre indicazioni in un senso o nell’altro. Ma nel caso del ragazzo toscano ci accontentiamo di poterlo vedere giocare senza acciacchi, il prezzo del biglietto sarà più che ripagato.
Ma non solo di tennis di vertice si vive, anzi, è importante che questi tre leader siano sostenuti da una base florida, e anche nelle immediate retrovie non siamo messi male. Sonego e Fognini, anche se hanno entrmabi perso nel primo turno di Adelaide e Auckland, potrebbero togliersi qualche soddisfazione, se solo trovassero un varco favorevole nel tabellone.
Infine, quelli che verranno, sono un altro bel pezzo di tennis italico, perché tra loro ci sono almeno un paio di possibili protagonisti dei prossimi anni. Ma a parte Nardi, Cobolli e Zeppieri, che esordiranno domani notte, ci sono Arnaldi e Dardieri, che compiono 22 anni e 21 anni tra un mese e hanno vinto stanotte; Passaro, che invece 22 li ha fatti qualche giorno fa e gioca contro Lukas Rosol; Bellucci, altro 21nne. Insomma pare proprio un periodo di vacche grasse. Inutile dire che questo non assicura nulla, il salto per arrivare a vincere uno slam resta ancora enorme e nessuno dei nostri pare, in questo momento, possa davvero essere uno dei favoriti “down under“. Ma sicuri che sia così importante?
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