[8] O. Jabeur b. [12] J. Pegula 7-5 0-6 6-2
History-maker, ancora una volta. Straordinaria Ons Jabeur, che si è laureata la nuova campionessa del WTA 1000 di Madrid imponendosi in una durissima finale per 7-5 0-6 6-2 contro Jessica Pegula. Una partita dove i nervi l’hanno fatta da padrone, e dove ha prevalso la giocatrice che è stata capace di trovare quel po’ di coraggio nei momenti decisivi.
Era forse prevedibile avere un esito così delicato. Due ragazze nemmeno giovanissime, emerse abbastanza “tardi” per gli standard tennistici attuali, capaci di consolidarsi in una fascia alta del ranking ma che fin qui avevano all’attivo “solo” un titolo WTA, per entrambe di livello 250. Per entrambe, inoltre, questa era la prima finale in un torneo ‘1000’, partita oltretutto giunta dopo circa due ore dall’orario inizialmente previsto per la maratona tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz nella prima semifinale maschile.
Tantissimi elementi che potevano portare a un discreto tasso di tensione manifestatosi quasi subito, poi, in Jabeur che ha mancato 7 palle break tra primo e secondo turno di risposta per poi perdere malamente la battuta e scivolare sotto 1-4. Si è ripresa con qualche bella risposta, ma di nuovo la tensione prendeva entrambe e tra 4-3 e 5-4 ci sono stati altri due break. Nel decimo game, però, il primo passaggio chiave con Jabeur chiamata a fronteggiare un set point, salvato però ottimamente con un rovescio vincente. La tunisina ha tenuto e di forza si è presa il break che ha spaccato il set.
L’altalena tra le due continuava e, oggi, i picchi positivi e negativi erano importanti tanto che dopo la soddisfazione per il set portato a casa Jabeur ha quasi subito mollato la presa nel secondo parziale, scivolato nelle mani della statunitense dopo diverse palle break non sfruttate nel game iniziale. 2-0, 3-0, 4-0, 5-0. Game rapidissimi per una Pegula di colpo padrona totale del campo e 6-0, il secondo subito da Jabeur nel torneo dopo quello contro Varvara Gracheva al secondo turno. Nel terzo set, però, Ons è riuscita a tornare in carreggiata, affidandosi tantissimo al proprio istinto, scegliendo spesso la smorzata, incartando sempre più un’avversaria che è sembrata anche a corto di energie. Così, sul 5-2, al primo match point un servizio vincente al centro le ha dato la gioia più grande.
È storia, ancora una volta. Per lei, per il suo team, la sua famiglia, il suo paese e tutto il mondo che gira attorno a questa ragazza, per anni rimasta nella sfera del tennis hipster più accanito per una mano quantomai raffinata ma sempre tanto lontana dai riflettori e che ora, a ormai 28 anni, si è presa un jackpot che può valere la carriera sportiva e un posto speciale nella storia sportiva della Tunisia e dello sport arabo, soprattutto al femminile. Ogni volta che Jabeur vince, c’è qualcosa di speciale da raccontare. Stasera, però, Ons ha davvero esagerato. Mille congratulazioni.
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