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WTA Doha: Sabalenka trova conferme, ai quarti avrà Swiatek. Ostapenko a forza 8, ora sfida Muguruza

Ci è mancato pochissimo, forse, per vedere nei quarti di finale del primo WTA 1000 del 2022 le prime otto teste di serie.

A Doha oggi erano tutte impegnate nei rispettivi ottavi e soltanto in due hanno fallito l’appuntamento con la vittoria. Andando poi a veder bene, le due sono sì Paula Badosa (numero 3) e Barbora Krejcikova (numero 2) ma chi le ha battute sono giocatrici che potrebbero tranquillamente essere in quella fascia: Cori Gauff (numero 14) e Aljona Ostapenko (numero 15).

GAUFF FINALMENTE SORRIDE

È stato fin qui un inizio di 2022 buono ma con un paio di sconfitte evitabili, per Cori Gauff. C’è una bella partita contro Ashleigh Barty ad Adelaide, c’è una semifinale nel secondo torneo del South Australia, ma ci sono anche due sconfitte consecutive all’esordio tra Australian Open e Dubai. L’arrivo a Doha, torneo mai giocato, non era così speranzoso anche perché la sua zona di tabellone nascondeva tante insidie per i quarti. Invece, la ormai diciottenne americana è uscita piuttosto bene dalla sezione col punto esclamativo odierno di un importante 6-2 6-3 ai danni di Paula Badosa.

Non è una spagnola di alto livello. Non vogliamo spacciare un successo netto come qualcosa di straordinario. Paula al di là di Sydney sembra fare tanta fatica in questo inizio di stagione sul veloce. Non tanto per una questione di colpi, che comunque viaggiano poco oltre la linea di metà campo e non sembrano far male se non vengono proprio aggrediti, ma la forma generale e psicologica è abbastanza bassa. Era capitato già a Melbourne e a Dubai di vederla girare per il campo a testa molto bassa e spegnersi come reattività. In Australia sembrò vittima di un colpo di calore, ma da allora sta continuando a tenennare e oggi contro l’atletismo e l’efficacia di Gauff è andata subito in affanno rimediando alla lunga una nuova pesante sconfitta. Contro di lei, adesso, Maria Sakkari che trova un nuovo quarto di finale dopo San Pietroburgo grazie al 6-4 7-5 contro Jessica Pegula che vendica la sconfitta al quarto turno dell’Australian Open.

OTTOVOLANTE OSTAPENKO, ORA SFIDA MUGURUZA

Nella tipica follia di questa ragazza, Aljona Ostapenko, ci era quasi passato di mente quanto potesse sentirsi più forti di tutte quando è ben presente di testa. Per la terza volta in tre settimane, a cavallo tra San Pietroburgo, Dubai e Doha, ha raggiunto almeno i quarti di finale e lo ha fatto, in Qatar, travolgendo la numero 3 del mondo Barbora Krejcikova.

Una lettone anche oggi scatenata, che ha vinto la quinta partita contro una campionessa Slam, in questa serie di otto successi consecutivi (eguagliata la migliore della carriera). Un 6-3 6-2 fatto di dominio, con una ceca che non aveva risposte ai suoi colpi e si è spenta forse troppo presto, ma la sensazione di impotenza mostrata dall’allungo di Ostapenko sul 5-2 nel primo set è un po’ quello che tutte stanno avendo in questa fase. In passato la sua altalena di rendimento dava spazio alle altre di raccogliere quelle briciole che concedeva e tramutarle in occasioni, adesso è un mese che sta infilando ottime prestazioni a ripetizione e sono già 13 i successi nel 2022. A testimonianza di come sia il miglior inizio di stagione, negli anni passati arrivava a questa quota almeno a metà aprile. Domani avrà la sesta campionessa Slam diversa affrontata dal primo turno a Dubai: Garbine Muguruza. La testa di serie numero 5 ha liquidato molto agevolmente Madison Brengle per 6-0 6-2.

SABALENKA FINALMENTE CONVINCE, SWIATEK DILAGA

Dopo le buone impressioni del match contro Alizé Cornet, Aryna Sabalenka si è ripetuta con un’altra prova dilagante. Se da un lato è forse vero che Jil Teichmann, come la francese, non poteva opporre granché, dall’altra parte ci sono però i numeri piuttosto incoraggianti della numero 2 del mondo.

Per la prima volta da Doha, nel 2020, ha completato una partita senza commettere doppi falli. E questo, visti gli enormi problemi recenti, sembra la notizia migliore. Poi malgrado qualche pasticcio è sembrata volare e aggredire la palla con enorme facilità e probabilmente tutto questo sentirsi bene l’ha aiutata nel prendere il comando della partita dal 3-2 (e servizio) in suo favore confermando il break appena ottenuto e da lì involandosi con 9 degli ultimi 10 game giocati, un dritto che faceva tanto male e diversi punti vinti nei pressi della rete, amministrando sempre molto bene i tentativi di variazioni proposti dalla svizzera.

Domani ci sarà la replica del match del Round Robin a Guadalajara, alle ultime Finals, che da un lato fu veramente intenso e perfetta rappresentazione del confronto di stili e filosofie, dall’altra fu l’inizio della sua vera crisi al servizio. Quella sera, contro Iga Swiatek, perse completamente il ritmo sulla seconda palla e nel terzo set arrivò a commettere anche sei doppi falli in un game cercando di mettere in campo seconde che viaggiavano più forte delle prime. Riuscì a imporsi grazie soprattutto alla possibilità di aggredire costantemente un servizio avversario non ancora ad alti livelli (2-6 6-2 7-5 il punteggio finale) e sarà molto probabilmente questo il punto cruciale domani.

Swiatek, qui a Doha, ha completato due partite dove ha fatto forse i migliori servizi da tanto tempo a questa parte. Probabilmente è piaciuta di più contro Viktorija Golubic, ieri, mentre oggi contro Daria Kasatkina uscivano ogni tanto alcune seconde che dovrà evitare domani: alte per non farsi aggredire, ma corte rispetto alla linea del servizio. Perlomeno oggi il 76% di prime in campo ha consentito il terzo dominio su tre confronti nel 2022 contro Daria Kasatkina, liquidata non tanto nel 6-3 6-0 ma nell’atteggiamento in campo. La russa è durata troppo poco: aveva giocato un brutto game al servizio ma approfittando di tre regali della polacca era tornata in parità sul 2-2 e nel quinto game ha messo grande pressione all’avversaria, che ha salvato però due chance di break ed è riuscita a mantenersi avanti.

Sul 3-2, Swiatek ha giocato un ottimo game in risposta cominciato con un dritto vincente e chiuso, di fatto, con l’ottimo cambio di rovescio in lungolinea per il 15-40. Sul 4-2 è subito scappata 30-0, riuscendo stavolta a confermare il vantaggio e, sul 5-2 ha chiuso senza particolari affanni il parziale. Nel secondo è stato tutto troppo facile e, dal 40-40 nel primo game, è cominciato un parziale mostruoso di 23 punti a 4 per arrivare alla stretta di mano e al primo quarto di finale in un 1000 sul cemento, il terzo in stagione.

JABEUR FA SOGNARE I TUNISINI, NUOVA SFIDA A KONTAVEIT

Sta diventando il leit motiv più folkloristico della stagione. La marea di tunisini che accorrono per vedere Ons Jabeur, cantare e far festa è l’elemento in più che caratterizza il torneo di Doha, come già avvenuto nel 2020. Anche allora Ons si spinse fino ai quarti di finale, dove fu fermata soltanto da Petra Kvitova. E sì, alle volte diventano tanto festanti quasi da tifoseria calcistica, ma quest anno sembra si stiano adattando meglio al contesto. In ogni caso, che si tifi o meno per Ons, è un elemento speciale.

Jabeur ci scherza su, anche oggi diceva al giornalista che voleva farle due domande a bordo campo: “Guarda che lo fanno apposta” (ridendo), “più parli e più ti parlano sopra”. La serenità della numero 10 del mondo, però, stride con una condizione non ancora perfetta. Avrebbe bisogno di completare partite senza soffrire e invece anche oggi, contro Tereza Martincova, ci sono stati momenti di blackout che hanno permesso addirittura alla ceca di spingersi fino al terzo set. Se non altro, vera nota positiva, Jabeur sta riuscendo a emergere e a darsi nuove chance. Ha bisogno di fare partite, e domani partirà (per quello che vuol dire) da un 3-1 di vantaggio nei confronti diretti con la grande amica Anett Kontaveit.

L’estone, che pure ha rimediato un pesante 6-0 nel secondo set contro Elise Mertens, si è imposta 6-3 0-6 6-2 vincendo un bel braccio di ferro nel primo set quando dal 2-2 ha prima salvato un game da 0-40 e poi, sul 3-2, ha recuperato da 40-0 per la belga mettendo a segno altri cinque punti consecutivi. Nel terzo ha subito trovato il break di vantaggio che ha rimesso sulla sua carreggiata l’inerzia del match e domani giocherà per la terza semifinale stagionale.

Risultati

[1] A. Sabalenka b. J. Teichmann 6-2 6-1
[7] I. Swiatek b. D. Kasatkina 6-3 6-0
[14] C. Gauff b. [3] P. Badosa 6-2 6-3
[6] M. Sakkari b. [9] J. Pegula 6-4 7-5
[8] O. Jabeur b. T. Martincova 6-1 3-6 6-3
[4] A. Kontaveit b. [16] E. Mertens 6-3 0-6 6-2
[5] G. Muguruza b. M. Brengle 6-0 6-2
[15] A. Ostapenko b. [2] B. Krejcikova 6-3 6-2

Diego Barbiani

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