Bencic, il covid lascia il segno: “Ho qualcosa nei polmoni. Posso giocare, ma servono mesi per recuperare”

Nella settimana del WTA 500 di San Pietroburgo Belinda Bencic era riuscita a raggiungere i quarti di finale, dove è stata sconfitta contro Anett Kontaveit.

La svizzera, protagonista di un inizio di stagione molto difficile dopo la positività al covid-19 nell’esibizione di Abu Dhabi di metà dicembre, già a Melbourne per l’Australian Open non aveva particolarmente brillato.

Pur avendo vinto all’esordio, era apparsa molto lontana da un ritmo competitivo per gli alti livelli e già al secondo turno, contro Amanda Anisimova, era arrivata la batosta. È abbastanza normale per chi contrae il covid-19, anche tra gli atleti e anche tra i vaccinati, aver bisogno di un piccolo periodo di ripresa. Lo è un po’ meno se l’infezione lascia i suoi segni nei polmoni.

Bencic non aveva ancora fatto parola del momento, ma nella conferenza stampa a San Pietroburgo dopo la vittoria in due set al secondo turno contro Kaja Juvan ha rivelato questi problemi: “Non è stato un periodo facile. Mi hanno diagnosticato qualcosa nei polmoni. Posso giocare, sono felice di questo, ma ci vorrà tanto tempo per recuperare, mi hanno detto di due o tre mesi. Credo sia qualcosa comune per gli atleti, il non tornare nella tua miglior condizione. È dura, ma devi fare un po’ con quello che hai a disposizione. Era così già in Australia: già lì mi aspettavo di non avere grandi chance di far bene, ma sto facendo del mio meglio per tornare in forma quanto prima”.

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