US Open: Alcaraz record, Medvedev e Rublev senza rivali

I risultati della parte bassa del secondo turno

Giornata rapida e interlocutoria agli US Open, che preoccupati dell’arrivo del solito uragano hanno programmato gli incontri nelle prime ore della giornata per evitare interruzioni e ritardi. Tutto è filato decisamente liscio e così si spera per la sessione serale, quando saranno di scena Tsitsipas, contro Mannarino, e Scwhartzman, contro Anderson. Nel frattempo Medvedev ha liquidato in meno di due ore un avversario non banale come Dominik Koepfer, che ha portato a casa appena sette game. Due turni giocati con grande attenzione dal russo, che forse sente l’importanza di questo torneo, perché se Djokovic ha davanti il grande slam lui ha davanti il suo primo titolo, che ormai ritarda sin troppo. Sicuramente il tabellone non gli darà nessun fastidio fino alla semifinale, perché è sostanzialmente impossibile che uno di quelli rimasti possano racimolare più di qualche game. Forse il pericolo sta proprio in questo, arrivare con troppa facilità alle due partite decisive. Ad ogni modo a cercare di infastidire Daniil ci proveranno o Evans o Popyrin, che ha superato il solito fragile Dimitrov.

Nella parte alta di questa metà di tabellone invece ci aspetta qualche emozione già a partire dal prossimo turno, quando Bautista-Agut e Auger-Aliassime si contenderanno la possibilità di sfidare Rublev. L’altro russo ha perso un set contro Martinez ma tutto sommato potrebbe persino essere indice di una buona condotta tattica, tesa a sfinire col tempo l’avversario. Di Rublev si dice sempre che è sin troppo lunatico, ma il numero 7 del mondo è da un po’ che non perde le partite che non deve perdere. Quello che gli manca è l’exploit contro chi lo precede e di cui forse subisce un po’ la personalità. Ad ogni modo, superato un redivivo Tiafoe, la sfida con il canadese (o lo spagnolo) vrà in palio Tsitsipas, se avrà fatto pace col telefono…

Però anche il greco ha i problemi suoi, soprattutto se Alcaraz continua a crescere in modo così impetuoso. Lo spagnolo è arrivato al terzo turno di uno slam a 18 anni e qualche mese e non succedeva dai tempi di Djokovic, nel 2005, se il paragone non vi spaventa. Adesso è ormai alle soglie della top50 e dopo aver eliminato Norrie ha disposto di Rinderknech senza nemmeno sforzarsi troppo. Il confronto col greco forse arriva troppo presto, ma già a Melbourne le cose potrebbero essere diverse. Ma l’Australia è lontana e Tsitsipas dovrà pensare non solo a lui ma anche a Rublev, come accennato, per poi regalarsi la tera sfida slam su quattro contro Medvedev.

Dalla stessa categoria